Pubblicato il 19 Aprile 2018
Il primo esemplare del treno regionale Rock è uscito dallo stabilimento Hitachi Rail di Pistoia ed è pronto per iniziare i test sui binari. Un nuovo concetto di treno per i pendolari, soprattutto dal punto di vista dell’affidabilità e delle prestazioni, tra cui un’accelerazione paragonabile a quella di una metropolitana, che fa segnare un’importante evoluzione in termini di tecnologia, prestazioni e comfort rispetto ai rotabili doppio piano ad alta capacità. Hitachi Rail – Associata al Cluster Trasporti – sta sviluppando questo prodotto sulla base dell’Accordo Quadro siglato il 3 agosto 2016 con Trenitalia . E’ prevista la fornitura fino a 300 convogli EMU Alta capacità, in composizione 4, 5 e 6 casse per un importo complessivo di circa 3 miliardi di euro.
“Siamo orgogliosi di presentare oggi – ha esordito il CEO Hitachi Rail Italy Maurizio Manfellotto – il primo Rock che, in totale aderenza al programma contrattuale, partirà per Velim (Repubblica Ceca) dove effettuerà le prove di omologazione. Rock è per Hitachi Rail molto più che un prodotto: è un progetto. È un impegno, condiviso con il cliente, che consentirà di compiere nel trasporto regionale quella rivoluzione positiva che il Frecciarossa 1000 ha portato nell’alta velocità”.
“Stiamo cambiando la vita dei pendolari italiani con un piano di investimenti da 4,5 miliardi in nuovi treni – ha detto Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane – e il nuovo treno Rock si inserisce in questa grande operazione industriale che, per valore economico e numero di treni, non ha precedenti in Italia. Vogliamo migliorare la mobilità integrata collettiva e condivisa del Paese. Rock è un treno meraviglioso che arriverà in tutte le regioni italiane dove Trenitalia ha vinto la gara, come in Emilia-Romagna, ha sottoscritto con le Amministrazioni contratti di servizio di lunga durata, in Veneto e Liguria, e dove lo sottoscriverà nei prossimi mesi. Vogliamo, entro il 2023, un rinnovo del 75% della flotta regionale di Trenitalia e dimezzare l’età media dei treni dagli attuali 20,3 anni a 10,6 nel 2024”.
Rock – fanno sapere – è best performer in termini di sostenibilità ambientale. Garantirà, infatti, un consumo specifico inferiore di circa il 30 per cento rispetto ai treni comparabili presenti oggi sul mercato e avrà una riciclabilità dei materiali superiore al 95 per cento. Grazie a queste caratteristiche i nuovi treni Rock acquistati da Trenitalia sono stati ammessi al sistema dei Certificati Bianchi, che incentiva gli investimenti ad alta efficienza energetica. L’acquisto di nuovi treni regionali è uno dei progetti finanziati da FS Italiane con il Green Bond emesso per la prima volta in Europa nel novembre 2017 per 600 milioni di euro.
“Il nuovo treno Rock ha bruciato le tappe uscendo oggi dalla fabbrica. È un sogno che diventa realtà. Si concretizza – ha affermato Orazio Iacono Amministratore Delegato di Trenitalia – un passo importante verso una direzione che abbiamo ben chiara: portare comfort, pulizia, sicurezza, informazioni a bordo dei nostri treni regionali al livello di quelli dell’alta velocità. Abbiamo voluto che Rock fosse costruito attorno alle esigenze dei pendolari e, perché no, anche del personale di bordo di Trenitalia: più comodi, più sostenibili e più accessibili anche per le persone a ridotta mobilità e con disabilità. E la grande accelerazione dei nuovi treni garantirà ancora più puntualità. Vedremo i primi nuovi treni dalla primavera del 2019 sulle linee dell’Emilia-Romagna (39) e poi in Veneto (47), Liguria (28) e Toscana (4)”.
“Il Rock – dice Giuseppe Marino, Group COO Rolling Stock Hitachi Rail – racconta il nostro business e le nostre fabbriche. Uniamo le migliori tecnologie del Gruppo e sviluppiamo i nostri treni in siti industriali evoluti per garantire ai clienti un sempre migliore time to market e prodotti di altissima qualità e affidabilità ricercando, parallelamente, le soluzioni con minore impatto ambientale. Il treno esce dalla fabbrica di Pistoia ma appartiene a tutti gli altri stabilimenti Hitachi Rail di Italia, Napoli e Reggio Calabria, e del mondo che contribuiscono allo sviluppo del progetto secondo le proprie specifiche competenze”.