Pubblicato il 21 Giugno 2017
In occasione del G7 Trasporti di Cagliari è presente anche il progetto #Biometanow di Fca – Centro Ricerche Fiat e Gruppo CAP. La Panda Natural Power, alimentata col biometano prodotto da acque reflue grazie alla sperimentazione in corso al depuratore di Bresso-Niguarda (Milano), è esposta in Sardegna tra i casi più innovativi legati alla mobilità sostenibile.
I lavori del G7 Trasporti sono stati anticipati dall’inaugurazione della G7allery, – presente anche il Cluster Trasporti – uno spazio immersivo sull’innovazione del nostro Paese, sintesi dei migliori progetti raccolti sul tema della sostenibilità applicata al mondo delle infrastrutture e dei trasporti attraverso “Nice to meet you G7!”: una call for practice del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La mobilità sostenibile, le eccellenze del made in Italy e le buone pratiche di alcune aziende associate al Cluster Trasporti sono stati i temi illustrati dal presidente Enrico Pisino.
La panda a biometano è esposta nella G7allery, dove Elisa Boscherini, responsabile Institutional Relations di FCA Italy, e Michele Falcone, direttore generale di Gruppo CAP, hanno presentato il progetto che sta impegnando l’auto nei suoi primi 80.000 chilometri di test, un progetto concreto di economia circolare nato dal connubio tra innovazione tecnologica, servizio idrico e mondo automobilistico.
L’esperimento è partito dal depuratore di Bresso-Niguarda, periferia Nord di Milano, dove Gruppo CAP ha realizzato il primo distributore di metano prodotto proprio utilizzando i reflui fognari, cioè i cosiddetti “fanghi di supero”, prodotti di scarto del processo di depurazione delle acque nere. L’obiettivo è estrarre tutto il valore possibile dai fanghi di depurazione, trasformando un processo industriale che, nel suo schema convenzionale, è ormai poco sostenibile e energivoro, in un ciclo virtuoso, riutilizzando ciò che già si produce e valorizzandolo grazie allo sviluppo di soluzioni innovative e all’avanguardia.
“È così che stiamo trasformando un depuratore dell’area metropolitana di Milano in una vera e propria bioraffineria e in un distributore di carburante – spiega il direttore generale di CAP, Michele Falcone: un progetto nato grazie alla collaborazione con realtà dotate di competenze tecniche e scientifiche d’avanguardia, con lo sguardo rivolto al futuro e il pallino della sostenibilità ambientale. Oltre alle competenze tecniche di CAP, è fondamentale la supervisione scientifica dell’Istituto di Inquinamento Atmosferico (CNR-IIA) e la competenza tecnologica del Gruppo FCA“.
L’impianto di Bresso è in grado di produrre da solo oltre 340mila chilogrammi di biometano, il carburante necessario a far viaggiare 416 veicoli all’anno per 20mila chilometri l’uno. Non è difficile immaginare l’impatto positivo sull’ambiente di un eventuale ampliamento di questo processo agli impianti di depurazione su scala nazionale. Gruppo CAP si predispone infatti a trasformare i suoi principali depuratori in altrettante bioraffinerie, che consentirebbero di alimentare ogni anno 4500 panda per 20km ciascuna.
La panda #Biometanow riprenderà la sua strada al termine del G7 Trasporti. Nel frattempo la si può vedere in mostra alla G7allery, che sarà visitata dai cittadini di Cagliari, da istituzioni e imprese e dalle delegazioni del G7 alla presenza del Ministro Graziano Delrio.