Pubblicato il 26 Marzo 2020

Il trasporto merci, dai medicinali agli strumenti sanitari dai generi alimentari a quelli di prima necessità, garantisce ogni giorno e ancor di più nell’attuale situazione di emergenza, la sostenibilità del sistema economico.

Un comparto fondamentale che non può e non deve fermarsi, è per questo che il Governo nel Decreto legge Cura Italia e nelle disposizioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha varato molteplici provvedimenti a sostegno del trasporto merci. Vediamo quali sono.  

Linee guida

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato con le organizzazioni di categoria e le rappresentanze sindacali un protocollo per contrastare la diffusione del Covid19 nei settori trasporto e logistica. Ogni settore è chiamato ad applicare le norme che riguardano i lavoratori e i passeggeri, gli ambienti di lavoro, le stazioni e i terminal, e i mezzi di trasporto.

Le regole generali prevedono: rispetto della distanza interpersonale di un metro per tutto il personale viaggiante, così come per coloro che hanno rapporti con il pubblico. Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nel caso non sia possibile mantenere la distanza di un metro tra i lavoratori e con i viaggiatori. Informazione sul corretto uso e gestione dei dispositivi di protezione individuale, dove previsti (mascherine, guanti, tute, etc.) e su tutte le prescrizioni adottate. Sanificazione e igienizzazione dei locali di lavoro, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro appropriate e frequenti.

Gli autisti dei mezzi di trasporto sono poi tenuti a restare a bordo dei propri mezzi, se sprovvisti di guanti e mascherine. In tutte le situazioni in cui si renda necessario lavorare a distanza interpersonale minore di un metro, anche in ambienti all’aperto, è necessario l’uso delle mascherine.

Carte e permessi guida

Il Mit ha disposto dal 23 marzo la carte di qualificazione del conducente (CQC) e i certificati di formazione professionale (ADR) per il trasporto delle merci pericolose e quella del permesso provvisorio di guida.

CQC e gli ADR sono prorogati fino al 30 giugno 2020, per il trasporto sull’intero territorio nazionale. Il provvisorio di guida – rilasciato ai sensi dell’art. 59 della legge 29 luglio 2010, n.120 – può essere prorogato fino alla data del 30 giugno 2020, senza oneri per l’utente, nel caso in cui la commissione medica locale, nel giorno fissato per l’accertamento sanitario ai sensi dell’art. 119 del codice del codice della strada, non abbia potuto riunirsi. 

Prorogata fino al 15 giugno la validità dei certificati, degli attestati e dei permessi autorizzativi concessi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020. ​ La proroga è applicabile anche agli estratti della carta di circolazione, alla ricevuta rilasciata dalle imprese di consulenza, ai fogli di via, alle autorizzazioni alla circolazione di prova nonché alla validità dell’autorizzazione alla circolazione relativa ai veicoli dotati di alimentazione a metano (CNG), alle prove periodiche, nell’intervallo di 3 o 6 anni, sulle cisterne e alle verifiche periodiche dei veicoli in regime ATP.

Proroga fino al 31 agosto anche della validità dei documenti di identità e di riconoscimento, comprese le patenti di guida e le patenti nautiche.

I veicoli di qualunque categoria che entro il 31 luglio 2020 devono essere soggetti a revisione (o a visita e prova, cioè nei casi di accertamento delle prescrizioni tecniche e delle caratteristiche costruttive nonché per le eventuali modifiche apportate alle suddette caratteristiche costruttive o funzionali) possono circolare fino al 31 ottobre 2020, anche nel caso in cui il veicolo sia stato sottoposto a revisione con esito “ripetere” ma a condizione che siano state sanate le irregolarità rilevate durante la prima procedura. Fino al medesimo termine sono prorogate le operazioni inerenti le scadenze del cd “Barrato Rosa” per i veicoli che trasportano merci in regime ADR nonché la sostituzione dei serbatoi GPL aventi scadenza successiva al 31 gennaio 2020.

Motorizzazione

A risentire delle norme per contenere il coronavirus sono anche le Motorizzazioni, il Mit rende note le operazioni indifferibili he si possono effettuare presso gli Uffici.

Sono consentite visita e prova e immatricolazione di veicoli “con titolo” adibiti al trasporto di merci; visite periodiche ATP limitatamente ai veicoli che effettuano, nel corrente periodo, trasporti in ambito internazionale; autorizzazione all’esercizio della professione (iscrizione al REN); rilascio delle copie conformi delle licenze comunitarie; compilazione dei certificati che dichiarano l’avvenuta revisione periodica del veicolo pesante (veicolo a motore/veicolo rimorchiato); Modello CEMT, Annex 6 dove si annota la proroga della scadenza della revisione in Italia.

Focus Cisternette di Gasolio

L’Agenzia delle Dogane ha sospeso i termini degli adempimenti per i possessori di cisternette ad uso privato prorogandoli al 30 giugno 2020.

Il differimento riguarda anche l’entrata in vigore dell’obbligo di denuncia di esercizio per gli esercenti depositi per uso privato, agricolo e industriale aventi capacità superiore a 10 mc e non superiore a 25 mc, nonché sugli esercenti apparecchi di distribuzione automatica di carburanti per usi privati, agricoli e industriali, collegati a serbatoi la cui capacità globale è superiore a 5 mc e non superiore a 10 mc.

Sospesi i divieti di circolazione nei giorni festivi

Il Ministero dei Trasporti sospende il calendario dei divieti per la circolazione dei mezzi pesanti. Misure – spiega il Mit – necessarie far fronte all’emergenza Coronavirus e superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti.

Nel dettaglio, il Decreto n. 129 del 26/03/2020 sospende il calendario 2020 dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti da 7,5 ton per le domeniche 29 marzo e 5 aprile per il trasporto nazionale.

Per quanto riguarda, invece, i veicoli impegnati in servizi di Trasporto Internazionale, i divieti sono sospesi anche per le domeniche successive e fino ad un successivo provvedimento.

Frontiere

La Commissione europea ha pubblicato nuovi consigli pratici su come attuare le sue linee guida per la gestione delle frontiere. Per mantenere i trasporti in movimento, si raccomanda agli Stati membri di intervenire “per garantire la libera circolazione di tutti i lavoratori coinvolti nel trasporto internazionale, indipendentemente dal modo di trasporto”.

Si invita quindi “a designare senza indugio tutti i punti di attraversamento delle frontiere interne della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) come valichi di frontiera ‘a corsia verde’aperti a tutti i veicoli merci, indipendentemente dalle merci che trasportano.

Le procedure ai valichi, compresi eventuali controlli e controlli sanitari, “non dovrebbe richiedere più di 15 minuti“. I controlli dovrebbero essere effettuati “senza che i conducenti debbano lasciare il proprio veicolo, e i conducenti stessi dovrebbero essere sottoposti solo a controlli minimi”. Inoltre, ai conducenti di veicoli merci “non dovrebbe essere chiesto di esibire alcun documento che non sia la loro identificazione e la loro patente di guida e, se necessario, una lettera del datore di lavoro (in sostituzione del certificato di competenza professionale riconosciuti a livello internazionale di cui non tutti i conducenti internazionali ne sono provvisti). L’inoltro/visualizzazione elettronica dei documenti dovrebbe essere accettata”.

In aggiunta, la Commissione incoraggia gli Stati membri “a creare corridoi di transito sicuri per consentire agli autisti privati e ai loro passeggeri, come i lavoratori del settore sanitario e dei trasporti, nonché ai cittadini dell’Ue rimpatriati, indipendentemente dalla loro nazionalità, di attraversare direttamente e prioritariamente il Paese in ogni direzione necessaria lungo la rete Ten-T.

Questione Brennero

Nei primi giorni dell’emergenza al confine tra Austria e Italia si sono registrate in uscita code di veicoli di 50 km, fino a Bressanone, con un allungamento dei tempi di attraversamento del confine per i mezzi pesanti di tre ore. Il Ministero dei Trasporti ha seguito con la massima attenzione la vicenda, la ministra De Micheli ha chiamato la ministra dei trasporti austriaca chiedendo di ripristinare la normalità dei transiti sia ferroviari che su gomma, tenuto anche conto del fatto che la maggior parte dei carichi sono solo in transito in Austria, diretti in Germania e nei Paesi del Nord Europa. Rivolgendosi alla Commissaria Ue ai Trasporti, Valeana, la ministra e il governo, hanno poi confermato con forza e sostenuti dai fatti che non ci sono esigenze di natura sanitaria per rallentare l’incedere delle merci. Le drastiche misure per il contenimento del virus da parte dell’Italia garantiscono la sicurezza del trasporto merci.

Nella comunicazione delle linee guida, l’Ue interviene indirettamente sulla spinosa questione. Nella nota sottolinea che “nessun veicolo merci o conducente deve subire discriminazioni, indipendentemente dall’origine e dalla destinazione, dalla nazionalità del conducente o dal paese di immatricolazione del veicolo” spiega Bruxelles. “Alla luce della situazione attuale – prosegue la nota – gli Stati membri sono inoltre invitati a sospendere temporaneamente tutte le restrizioni all’accesso stradale attualmente in vigore sul loro territorio, come i divieti di circolazione nei fine settimana, notturni e settoriali”.

Le misure economiche a sostegno del comparto

Il comparto merci è stato inserito nella lista delle filiere più colpite dall’emergenza coronavirus. Tra le misure adottate: sospensione fino al 30 aprile dei versamenti delle ritenute, dei contribuiti previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria sia di marzo che di aprile senza alcun limite massimo di fatturato. Prevista anche la sospensione dell’obbligo di versamenti di iva relativi al mese di marzo, oltre che di ritenute fiscali e contribuiti previdenziali, per un periodo più lungo rispetto ad altre realtà economiche, ossia fino al 31 maggio. Introdotta poi l’estensione della cassa integrazione per tutelare le aziende e i lavoratori.