Pubblicato il 6 Maggio 2020
Dopo la crisi economica la ripresa del trasporto merci in Italia è stata lenta, i volumi di merci – sottolinea l’Anfia nel suo Dossier “Trasporto merci su strada” realizzato dall’Area Studi e Statistiche – persi negli anni di recessione economica, non sono stati ancora recuperati negli anni di ripresa.
Osservando nel dettaglio il traffico merci movimentate nel 2018 da tutte le modalità di trasporto, si evidenzia un aumento dei volumi rispetto al 2017, eccetto per il trasporto aereo.
L’Italia è la sesta industria di trasporto merci su strada dell’Unione Europea. L’autotrasporto ha un posto importante tra le attività economiche che contribuiscono alla crescita del Paese, impiegando 332.000 addetti. Nel 2018, secondo la rilevazione ISTAT (Reporting Paese) il trasporto su strada ha movimentato 920,7 milioni di tonnellate di merci, in aumento del 4% sui volumi del 2017 (885,5 milioni di tonnellate) e in calo del 4,4% sui volumi del 2014 (963,1 milioni di tonnellate). Le tkm movimentate sono state 124,9 miliardi, in aumento del 4,4% sul 2017 e del 6,0% sul 2014 (sono escluse le tkm movimentate da vettori esteri in Italia). Il traffico nazionale su strada ha movimentato 111,7 mld tkm di merci (+4,7% sul 2017), mentre il traffico internazionale (incluso cross-trade e cabotaggio) ha movimentato oltre i 13 mld di tkm (+1,7% sul 2017), di questi 12 miliardi hanno riguardato il traffico bilaterale (+1,4% sul 2017), 0,5 miliardi il cross-trade (-17,2%) e 0,6 miliardi il cabotaggio (+28,4%).
Il trasporto ferroviario (tutte le imprese) ha movimentato nel 2018 oltre 97 milioni di tonnellate (+3,1% sul 2017) ed oltre 22 miliardi di tkm (-1,2%). Per tipo di trasporto, 10,5 miliardi di tkm hanno interessato il trasporto nazionale, 7 mld di tkm il trasporto internazionale in entrata e 4,2 mld quello in uscita. I principali Paesi di destinazione delle merci in uscita sono stati Germania, Austria, Belgio, Francia e Paesi Bassi, mentre i principali Paesi di origine delle merci in entrata sono stati Germania, Austria, Francia, Ungheria, Belgio e Polonia.
Il trasporto ferroviario intermodale, realizzato dalle Grandi Imprese per unità di trasporto intermodale, ha impiegato container e casse mobili per 10 miliardi di tkm, semirimorchi non accompagnati per 1,82 miliardi di tkm, veicoli stradali accompagnati per 331 milioni di tkm, per un totale complessivo di 12,22 miliardi di tkm e un percorso medio di 205 km. In volume, il trasporto intermodale ha movimentato 59 milioni di tonnellate di merce.
Il trasporto marittimo (merce imbarcata e sbarcata) ha movimentato, nel 2018, 502 milioni di tonnellate di merci (+5,6% sul 2017), di cui 305 milioni in trasporto internazionale (+11% sul 2017, che era in aumento dell’1% sul 2016) e circa 200 milioni in attività di cabotaggio (-1,8% sul 2017, che era in aumento del 5,5% sul 2016). Per tipo di carico e merce (in tonnellate), il trasporto marittimo risulta così ripartito: 106 milioni in contenitori, 195 milioni di rinfusa liquida, 80 milioni di rinfusa solida, 99 milioni Ro Ro, 21 milioni altro.
Il trasporto aereo (di linea e charter) ha movimentato, nel 2018, 1,1 milioni di tonnellate di merci e posta (-0,7% sul 2017), di cui 1,02 milioni nei trasporti internazionali (-0,8%). Nel 2018 l’Asia si conferma la principale area geografica di destinazione e provenienza delle merci trasportate negli aeroporti italiani, con 438 mila tonnellate (pari al 43% della merce trasportata da e per l’estero), seguita da Europa (38%) e Nord America (15% del totale).