Pubblicato il 15 Maggio 2020
I bisogni essenziali (e non) dei cittadini, soprattutto nell’attuale emergenza sanitaria ma non sono, vengono garantiti anche attraverso l’e-commerce.
Lo shopping online è molto popolare nell’UE. La percentuale di individui, che hanno effettuato ordini/acquisti di beni e/o servizi online nel 2019 è del 63%, in Italia il 38%.
In UE, nel periodo dal 2008 al 2018, la percentuale di imprese che hanno avuto vendite online è aumentata di 7 punti percentuali, dal 13% nel 2008 al 20% nel 2018. Analogamente, il fatturato aziendale generato dalle vendite online è aumentato di 6 punti percentuali nello stesso periodo, vale a dire dal 12% nel 2008 al 18% nel 2018. Secondo l’indagine del Politecnico di Milano, il commercio online è in crescita anche in Italia, il valore degli acquisti online sfiora nel 2019 i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018. Complessivamente le vendite online da siti italiani a consumatori italiani e stranieri valgono 28,8 miliardi di euro, di cui l’export generato dall’eCommerce B2c vale 4,4 miliardi di €, di cui 3 mld in prodotti.
Nel 2018, nell’UE28, la percentuale di imprese che effettuava vendite online variava dall’11% in Bulgaria e Grecia al 39% in Irlanda, seguita da Danimarca (34%), Svezia (33%), Belgio (31%) e Repubblica Ceca (30%). Il fatturato generato dalle vendite online delle imprese italiane vale il 12% del totale e gli ordini delle vendite online pesano per il 10%.
Il ruolo dei trasporti
Nel Dossier “Trasporto merci su strada” l’Anfia dedica ampio spazio all’analisi del ruolo svolto dal trasporto merci in relazione all’e-commerce.
Il commercio elettronico ha una valenza particolarmente importante sull’organizzazione della logistica e dei trasporti. Uno scenario in evoluzione che richiede le migliori soluzioni sia nella personalizzazione del servizio sia nel raggiungimento di necessarie economie di scala. Dai poli logistici, ai centri di smistamento, alla consegna nell’ultimo miglio, l’organizzazione diventa fondamentale per efficientare i processi dal ricevimento delle merci, lo stoccaggio, il ricevimento degli ordini e la loro preparazione, la spedizione delle merci attraverso sistemi tracciabili in tutta l’attività logistica con il minor impatto possibile per l’ambiente.
La consegna a domicilio (home delivery) rappresenta la principale modalità di consegna ed è effettuata utilizzando principalmente la rete dei corrieri. Nella maggioranza dei casi la consegna standard avviene dal lunedì al venerdì in orario lavorativo, con tracking dell’ordine in tempo reale quasi nel 60% dei casi.
Ottimizzare la distribuzione urbana delle merci (punti di ritiro e spedizioni, colli modulari, consegne notturne ai punti vendita), migliorare l’efficienza nel trasporto (furgoni a basse emissioni o elettrici, noleggio veicoli elettrici, cargo bike, intermodalità, corsie preferenziali) e ridurre l’impatto ambientale, sono – evidenzia l’Anfia – fattori fondamentali per migliorare le richieste del mercato e ridurre costi e inefficienze, quali bassi tassi di riempimento dei mezzi, viaggi a vuoto, anzianità e qualità dei veicoli.