Pubblicato il 24 Giugno 2020
Nell’ambito delle regole europee sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato la proroga fino alla fine del 2023 di varie misure italiane a sostegno del trasporto marittimo nel quadro del regime del “Registro Internazionale” dell’Italia.
Attraverso la riduzione di alcune tasse e altri benefici, il meccanismo vuole incoraggiare le compagnie di navigazione a registrare le loro imbarcazioni in Europa e quindi assicurare alti standard sociali, ambientali e di sicurezza.
L’estensione del Registro a tutti gli stati membri, è finalizzata, sottolinea Bruxelles, ad evitare “ogni discriminazione tra le compagnie di navigazione e i registri dei diversi paesi del SEE e saranno tutelate le norme del mercato interno in materia di libertà di stabilimento”.
Registro Internazionale dell’Italia
Grazie al regime del “Registro Internazionale” alle compagnie di navigazione vengono concesse la riduzione dell’imposta sulle società e altre agevolazioni.
L’Italia si impegna, entro i prossimi 7 mesi, a modificare il proprio regime per evitare delle distorsioni della concorrenza tra le compagnie di navigazione e i registri dei diversi paesi dello Spazio economico europeo (SEE).
I benefici saranno quindi estesi a tutte le navi che battono la bandiera di uno stato dell’Eea (Area economica europea). Per beneficiare del regime del Registro internazionale, una compagnia deve avere almeno una gran parte della sua flotta con bandiera di uno Stato membro dell’Ue o di un paese SEE.
Le modifiche previste introducono la speciale riduzione dell’imposta sulle società per: