Pubblicato il 8 Settembre 2021

Il trasporto su ferro svolge un ruolo di integrazione fondamentale per l’Italia e l’Europa e grazie alle basse emissioni che lo caratterizzano ricoprirà un ruolo centrale nella realizzazione del PNRR. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini nel corso della tappa romana del Connecting Europe Express, il convoglio europeo partito da Lisbona lo scorso 2 settembre che concluderà il suo viaggio a Parigi il 7 ottobre dopo aver attraversato 26 Paesi e oltre 100 città.

Il progetto si muove nell’ambito dell’Anno Europeo delle ferrovie 2021 con l’obiettivo di connettere l’Europa e collegare persone, Paesi e imprese con il mezzo di trasporto sostenibile, sicuro ed economico per eccellenza. 

“Il piano approvato dall’Ue per la ripresa dell’Italia mette al centro lo sviluppo sostenibile del Paese con una visione ben precisa: dieci anni per cambiare l’Italia nel rispetto dell’ambiente – ha spiegato Giovannini -. Un’Italia più sostenibile, più connessa, più efficiente grazie a un investimento senza precedenti che passa attraverso molteplici azioni tra cui il potenziamento della rete dei treni regionali e dei trasporti alimentati a idrogeno, delle infrastrutture nel Mezzogiorno e della sicurezza dei trasporti. Gli strumenti principali che saranno messi in campo per raggiungere questo ambizioso traguardo potranno essere rafforzati grazie alla norma introdotta nel nuovo Dl Infrastrutture che introduce misure per velocizzare la realizzazione delle opere previste attraverso norme di semplificazione per le amministrazioni titolari degli interventi”.

Secondo Giovannini il ruolo delle regioni sarà fondamentale nel rafforzare il PNRR nel suo utilizzo.
Il ministro ha poi spiegato che sono quattro i punti nevralgici di questo percorso: le stazioni; il funzionamento del sistema; l’interconnessione e i MaaS, ovvero la nuova concezione della mobilità che mette al centro il passeggero grazie alla tecnologia integrando i dati per efficientare il servizio.
“Serve oggi un salto di qualità che rivoluzioni il mondo dei trasporti: lo stesso conetto di MaaS deve essere ampliato al massimo a tutte le modalità di trasporto e a tutta la tecnologia disponibile”, ha aggiunto il ministro.

Oltre al ministro Giovannini, erano presenti alla stazione di Roma Ostiense Fabio Massimo Castaldo, Vice Presidente Parlamento Europeo, Pat Cox, EU-Coordinator Scandinavian-Mediterranean Corridor, Commissione Europea, Antonio Tajani, Presidente Conferenza dei Presidenti di Commissione Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato Italiane.

“L’Europa unita è più forte – ha detto Zingaretti nel suo intervento – Il Connecting Europe Express è il simbolo di questa unione che vede confini sempre più labili tra le nazioni anche grazie al rafforzamento delle infrastrutture”.

Giovannini, poi, ha spiegato che dei 62 miliardi destinati alle infrastrutture e al sistema dei trasporti, solo 300 milioni di euro sono destinati alla mobilità stradale, e sempre in un’ottica di integrazione dei sistemi di adduzione ai grandi nodi e alla rete su ferro. 
“Siamo rimasti profondamente colpiti nel vedere che l’Italia sta decidendo come spendere i fondi del Recovery plan, dando una tale priorità agli investimenti su rotaia. Vi siete impegnati in una quantità enorme di progetti costosi che avranno un impatto di lungo termine, sostenibile, a vita, un dono per gli italiani, state dando un significato a una frase che molti utilizzano in modo vuoto: ricostruire meglio dopo il covid”, ha detto Pat Cox, EU-Coordinator Scandinavian-Mediterranean Corridor, Commissione Europea.

 

Cinque settimane di spostamenti attraverso 33 valichi di frontiera

Sono oltre 20 mila i chilometri che percorrerà Connecting Europe Express in cinque settimane di spostamenti attraverso 33 valichi di frontiera. Un viaggio che testimonia l’importanza di un mercato unico ferroviario senza più barriere, sostenibile e in grado di ridurre le distanze. L’iniziativa ha l’obiettivo di unire simbolicamente tutti i Paesi toccati dal Connecting Europe Express per sensibilizzare i cittadini sulle politiche infrastrutturali e della mobilità dell’UE, attraverso incontri ed eventi a bordo treno e nelle stazioni.

Ecco le tappe italiane: da Torino Porta Nuova, da dove il treno è ripartito lunedì 6 settembre, a Milano Centrale, Genova Piazza Principe fino a Roma Ostiense. Il treno risalirà poi verso le Alpi fermandosi a Vaiano, vicino Prato, Nogara, nel veronese, Verona Porta Nuova e Bolzano. Giovedì 9 la tappa al Brennero, la stazione più settentrionale d’Italia.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione fra la Commissione europea, la Comunità delle ferrovie europee (CER), operatori ferroviari europei, gestori dell’infrastruttura e numerosi altri partner a livello locale e dell’UE. Connecting Europe Express utilizza tre convogli diversi. Le carrozze del treno arrivato a Roma Ostiense, trainato da Trenitalia (società del Gruppo FS Italiane), sono state fornite da sei compagnie ferroviarie europee: Trenitalia, MAV (Ungheria), SNCF (Francia), DB (Germania), SBB (Svizzera) e ÖBB (Austria).