Pubblicato il 22 Giugno 2022
Dalle innovazioni nel campo del power to gas per stoccare l’elettricità da fonte rinnovabile ai sistemi di accumulo con microbatterie; dall’eolico galleggiante al solare termodinamico; dall’energia dal mare all’ottimizzazione dei software utilizzati per lo sviluppo delle Comunità energetiche.
Questi alcuni dei progetti sviluppati da Enea, CNR e Rse – per uno stanziamento di 210 milioni di euro – nell’ambito del Piano triennale di Ricerca di Sistema elettrico 2019-2021 che hanno permesso di presidiare e sviluppare tecnologie di prodotto e di processo essenziali per la transizione energetica.
Si tratta di attività di ricerca non solo necessarie per le strategie nazionali del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030), ma – sottolinea Enea – anticipano le indicazioni strategiche europee definite dal Green Deal con i pacchetti Fit for 55 e REPowerUe. Il primo ha l’obiettivo di arrivare al carbon neutral entro il 2050; il secondo è stato invece adottato dalla Commissione europea per superare la dipendenza del gas russo attraverso un’accelerazione della transizione energetica e l’indipendenza di approvvigionamento.
“Il CNR ha contribuito alla Ricerca di Sistema Elettrico con grande attenzione all’ingegnerizzazione di tecnologie esistenti, per porre le basi dei futuri breakthrough tecnologici – sottolinea Maria Chiara Carrozza, presidente CNR –. Tutte le attività di ricerca e sviluppo sono state svolte in accordo con gli altri Enti beneficiari con cui il CNR collabora in tutte le iniziative nazionali, europee ed internazionali in ambito Energia, con compiti non solo di ricerca ma anche di consultazione e think tank. L’Accordo di Programma 2019-2021 ha funzionato anche da volano per la cooperazione del CNR con l’industria”.
I risultati del Piano triennale della Ricerca di sistema elettrico 2019-21 sono stati presentati nel quarto Convegno nazionale di Ricerca di Sistema, organizzato da Csea (Cassa servizi energetici e ambientali), articolato in due sessioni: una istituzionale, con interventi sullo stato dell’arte e le prospettive nel settore RdS, e una tecnica sui risultati conseguiti nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Enea, CNR, Rse e MiTE, in attuazione del Piano Triennale 2019-2021.
“Nel Piano Triennale di Ricerca di Sistema Elettrico 2019-2021, Enea ha ricevuto un finanziamento di circa 67 milioni di euro per attività di ricerca finalizzate a sviluppare tecnologie di prodotto e processo, oltre a modelli e strumenti per la transizione energetica e la decarbonizzazione del sistema elettrico nazionale – spiega il presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce –. Abbiamo effettuato investimenti in beni strumentali che contribuiscono ad accrescere la capacità di ricerca e innovazione nei diversi settori di intervento, dalle fonti rinnovabili, all’efficienza energetica, all’accumulo energetico, all’integrazione di diversi vettori”.