Pubblicato il 16 Febbraio 2023
Piano nazionale di ripresa e resilienza e Piano per la transizione ecologica, Sicurezza Energetica, decarbonizzazione e sostenibilità, economia circolare e prevenzione dell’inquinamento atmosferico, tutela della biodiversità terrestre e marina attraverso una riforma della gestione di parchi e aree protette tendente alla digitalizzazione, prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento ambientale, azioni internazionali per la transizione ecologica e per lo sviluppo sostenibile, infine efficienza amministrativa, transizione burocratica ed educazione ambientale. Sono questi i sette punti contenuti nell’atto di indirizzo del Ministero.
L’agenda del Mase, inserita nell’atto di indirizzo sia di quest’anno che del prossimo triennio, è dunque assai serrata e si pone obiettivi importanti.
Per il primo obiettivo, quello relativo al PNRR, oltre a rafforzare gli organici a supporto degli enti locali attuatori di diversi progetti, il Mase sta provvedendo anche alla definizione del nuovo capitolo previsto dal Repower Eu che rafforzerà gli interventi necessari all’autonomia energetica.
Ma è forse l’indipendenza energetica il punto nodale dell’atto di indirizzo del Ministero che punta ad implementare le fonti da gas metano e a potenziare le infrastrutture italiane di trasporto e stoccaggio. È fondamentale, perciò, secondo il Mase, l’installazione di due nuovi terminal nei porti di Piombino e Ravenna, oltre a nuovi gassificatori su strutture galleggianti. Misure che, unite agli accordi in corso per la fornitura di gas da altri paesi, dovrebbero diminuire la dipendenza dal gas russo entro il 2025 di circa 25 miliardi di metri cubi garantendo anche un risparmio di circa 5 miliardi di mc grazie alle fonti rinnovabili e all’efficientamento energetico. Il Ministero ha poi intenzione di sostenere i progetti di altri gassificatori come quello di Gioia Tauro, nonché di eliminare le strozzature sulla rete di trasporto nazionale.
Si punterà poi alla riconversione delle raffinerie in impianti di biocarburanti che dovrebbero dare nuovo impulso al settore dei trasporti. Già da quest’anno, con il decreto legge 176 di novembre 2022, il Ministero ha puntato all’aumento di produzione di gas di 2 miliardi di metri cubi annui che potranno essere forniti alle imprese nazionali a prezzi più equi. Di pari passo dovrà andare il processo di rinnovamento nella produzione di energia elettrica con la realizzazione dei nuovi elettrodotti da parte di Terna. Aumentare l’efficienza energetica quindi servirà anche a ridurre la domanda. Si tenterà di semplificare le procedure per accedere ai cosiddetti “certificati bianchi” e aumentare la platea dei beneficiari. Quanto alla seconda parte della strategia da mettere in campo si punterà alla differenziazione delle fonti con politiche di incentivazione per le rinnovabili, il biometano e l’idrogeno.
Perché tali strategie funzionino il Mase punta alla massima semplificazione delle procedure autorizzative. Un obiettivo che andrà perseguito e raggiunto entro quest’anno.
Obiettivo prioritario la mobilità sostenibile. Il settore dei trasporti dovrà contribuire in modo importante al raggiungimento dei target del “Fit for 55%”, attraverso l’uso di tutte le soluzioni tecnologiche che la ricerca e il mercato metteranno a disposizione, dall’elettrico, con le relative stazioni di ricarica da rendere capillari sul territorio nazionale, all’idrogeno, ai biocarburanti.