Pubblicato il 8 Giugno 2024
La riapertura della piattaforma era attesa da febbraio. Così il click day del 3 giugno si è trasformato in un vero e proprio “assalto”. Nove ore sono bastate per esaurire i fondi messi a disposizione dal Governo per gli eco bonus relativi alle auto elettriche. La somma complessiva per le auto elettriche era di 201.042.172 euro.
La misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Mimit Adolfo Urso, prevedeva risorse per 1 miliardo di euro, tra cui 50 milioni destinati esclusivamente a veicoli L (Ciclomotori e Motoveicoli a due, tre e quattro ruote.
Nessuna anomalia
L’esaurimento dei fondi destinati alle sole auto elettriche aveva fatto temere anomalie nel funzionamento della piattaforma perché il dato sembrerebbe in controtendenza rispetto ai due anni precedenti.
Il Mimit ha però chiarito che non vi è stata alcuna anomalia e che la maggior parte delle prenotazioni è stata da parte di privati. Il 62% delle prenotazioni proviene da concessionari per i loro clienti, mentre la quota restante da società di noleggio. Hanno destato qualche dubbio solo il 5% delle domande che verranno sottoposte a un più accurato controllo.
“Con questo piano incentivi sosteniamo le famiglie nell’acquisto di un’auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale. E’ un Piano Italia, per le famiglie e per il lavoro italiano”, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Il comparto delle auto verdi era fermo in Italia tra il 3 e il 4%, un terzo rispetto alla media europea.
Le osservazioni della categoria
“Ci aspettiamo che nei prossimi mesi si possa invertire il trend delle immatricolazioni di vetture ricaricabili, in flessione dallo scorso gennaio, sostenendo la domanda di tecnologie green e al contempo i ritmi di rinnovo del parco circolante, anche grazie anche all’estensione della misura a tutte le persone giuridiche con l’eccezione dei concessionari”, ha commentato Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia.
L’Unrae, ha fatto notare, invece, che “non sono stati resi disponibili tutti i fondi” e che “sarà necessaria l’emanazione di un Dpcm apposito nel più breve tempo possibile per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”.
Tutta la filiera ha chiesto che gli incentivi siano programmati anche per i prossimi anni e che, se restassero l’unica misura, non basteranno ad affrontare la transizione del settore. Tra le richieste c’è quella di una radicale revisione del sistema di tassazione degli autoveicoli.
Tra le novità dell’ecobonus 2024 la previsione di contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5.
Viene infatti agevolato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.