Pubblicato il 20 Luglio 2024
Il Mit ha confermato, dinanzi alle associazioni di categoria, la ripartizione dei fondi destinati all’autotrasporto nel prossimo triennio. La conferma si è avuta durante gli ultimi due incontri di metà luglio.
La cifra che sarà messa a disposizione del settore è complessivamente di 240 milioni di euro. Di tale somma 70 milioni saranno a disposizione per le spese non documentate, 140 milioni per i pedaggi, 25 milioni per gli investimenti e 5 per la formazione.
Le attività di formazione finanziabili, che potevano partire già da metà maggio, potranno essere svolte fino al 31 ottobre 2024. Le domande andavano presentate entro metà aprile. La cifra complessiva a disposizione, come anticipato, è di 5 milioni di euro. Ma vediamo quali attività di formazione sono finanziabili, per chi e a quanto ammonta il contributo massimo.
Il contributo è riservato alle imprese di autotrasporto in conto terzi che impiegano personale inquadrato nel contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni. I corsi devono vertere sulla gestione d’impresa, sulle nuove tecnologie, sullo sviluppo della competitività e, tema fondamentale, sull’innalzamento del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro.
Non rientrano in questo tipo di incentivi i corsi per l’accesso alla professione e per il conseguimento di patenti o altri titoli obbligatori per svolgere l’attività di autotrasportatore.
Il valore massimo del contributo per ciascuna impresa è parametrato sulle dimensioni aziendali: 15mila euro per le microimprese (meno di dieci dipendenti), 50mila euro per le piccole imprese (meno di 50 dipendenti), 100mila euro per le medie imprese (meno di 250 unità) e 150mila euro per le grandi imprese (pari o superiore a 250 unità). Le forme associate (consorzi e cooperative) hanno un tetto massimo di 300mila euro.
Il Ministero ha assicurato maggiori controlli affinché le imprese si impegnino in corsi di formazione davvero qualificanti. Saranno pertanto inasprite le sanzioni a carico di chi dovesse risultare inadempiente all’atto dei controlli e delle verifiche annunciate.
Il Ministero ha informato che metterà a disposizione delle imprese per il rinnovo del parco circolante durante l’anno in corso la cifra di 25 milioni di euro. Una somma sostanziosa che dovrebbe contribuire allo “svecchiamento” delle flotte, uno dei maggiori problemi dell’autotrasporto.
I mezzi alimentati con fonti alternative sono infatti ancora estremamente costosi, quindi dalla categoria vengono richiesti nuovi incentivi e agevolazioni. Lo svecchiamento si rende necessario sia per le crescenti esigenze di sicurezza che per giungere al traguardo europeo delle emissioni zero.
La somma sarà quindi destinata all’acquisto di mezzi a trazione alternativa, veicoli Euro 6, rimorchi e semirimorchi.
Ma non si tratta dell’unico incentivo assicurato dal Capo Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione. Maria Teresa Di Matteo e dallo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Sarà infatti aumentato il contributo unitario per l’acquisto di ciascun veicolo con categoria posteriore all’Euro 4. Una decisione che servirà ad incentivare la rottamazione da parte delle imprese dei veicoli più vecchi.
Il Mit, comunque, si è reso disponibile a valutare nuove proposte da parte delle Associazioni di categoria che sono state invitate a presentarle formalmente perché possano essere esaminate dopo la pausa estiva e prima della formazione del nuovo bilancio.
Per settembre, dunque, si attende una nuova serie di incontri.