Pubblicato il 9 Aprile 2025
Si è svolto ieri un importante incontro al Parlamento Europeo dove l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico e Presidente dell’Automotive Regions Alliance (Ara) Guido Guidesi, ha presentato agli europarlamentari lombardi il nuovo Manifesto dei Carburanti Rinnovabili.
Si tratta di un documento a sostegno della neutralità tecnologica, principio da attuare in tempi rapidi per evitare che le trasformazioni in corso divengano irreversibili e per far si che cessi il clima di incertezza per le aziende e per il mercato.
Il Principio di Neutralità Tecnologica
Il principio di neutralità tecnologica afferma che le politiche, le leggi e le normative non dovrebbero favorire una specifica tecnologia rispetto ad un’altra. L’obiettivo è quello di creare un ambiente equo in cui tutte le tecnologie innovative abbiano pari opportunità di sviluppo ed impiego, lasciando al mercato la libertà di scegliere le soluzioni più competitive ed efficienti per raggiungere gli obiettivi.
I carburanti rinnovabili ed il settore Automotive
I carburanti rinnovabili, così necessari per diminuire le emissioni di gas serra e contribuire alla transizione energetica e alla lotta contro il cambiamento climatico, sono centrali per la salvaguardia del settore automotive.
Lo sa bene la Regione Lombardia, che continua la sua battaglia per tutelare il mercato automobilistico ma anche la filiera della componentistica, delle imprese e dei posti di lavoro, puntando su diverse alternative sostenibili oltre al motore elettrico.
Il Tavolo Carburanti Lombardo a Bruxelles
Il Manifesto Carburanti Rinnovabili per le filiere produttive della mobilità in Lombardia è stato firmato dai componenti del Tavolo Carburanti lombardo convocati per la prima volta a Bruxelles, ovvero: Cluster Lombardo Mobilità, Cluster Aerospazio Lombardia, Cluster nazionale Trasporti, Anfia-Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica- Confindustria Lombardia, Confindustria Energia, Eni, Unem – Unione Energie per la Mobilità, Assopetroli-Assoenergia, Federchimica-Assogasliquidi, Federmetano, Assogasmetano, Federmotorizzazione, Federazione italiana gestione impianti stradali carburanti.
Le proposte del Manifesto dei Carburanti Rinnovabili
Tra le proposte contenute nel Manifesto, quella di riconoscere il contributo dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, dare pari dignità e sostegno a tutte le trazioni, rivedere l’applicazione delle sanzioni ai produttori di veicoli rispetto ai target di emissioni, introdurre un fattore di correzione del carbonio che consenta di contabilizzare i risparmi emissivi dei veicoli che utilizzano carburanti rinnovabili, implementare una strategia energetica europea che riduca i costi e incrementi la disponibilità di energia rinnovabile, valutare le ricadute economico-sociali sulle imprese, sulle persone e sui territori dell’attuale quadro regolatorio affinché si considerino con realismo le tempistiche di adattamento dell’intera industria.
Un documento scientifico
Il nuovo Manifesto dei Carburanti Rinnovabili è un’evoluzione del documento formulato nel 2022, aggiornato e arricchito grazie al contributo di accademici ed esperti internazionali. Il Cluster Lombardo della Mobilità ha infatti sottoscritto nello scorso mese di novembre, con FKFS-Forschungsinstitut für Kraftfahrwesen und Fahrzeugmotoren Stuttgart, Institute for Automotive Engineering (IFS) of the University of Stuttgart e Politecnico di Milano – Dipartimento di Energia, una lettera di intenti nella quale vengono indicate possibili linee di ricerca e innovazione per l’aumento delle quantità e la riduzione dei costi dei carburanti alternativi.
Scongiurare un suicidio economico
“Dobbiamo scongiurare un suicidio economico e far sì che l’Ue riveda certe scelte con l’obiettivo di tutelare competitività e occupazione in Europa. Prima che sia troppo tardi”- ha dichiarato l’Assessore Guidesi.
“L’Unione Europea deve correggere i gravi errori che hanno avvantaggiato soprattutto i competitori cinesi; una situazione paradossale che, senza correttivi, causerebbe il ‘più grande suicidio economico della storia’; basta considerare che attualmente il 75% della produzione potenziale in Europa è di fatto fermo. Le aperture annunciate da Ursula Von der Leyen nelle scorse settimane deve subito trasformarsi in correttivi concreti”.
La crisi dell’automotive
La crisi dell’automotive sta portando al rischio chiusura per diversi stabilimenti della filiera della componentistica: in Italia il numero delle vetture prodotte nel 2024 è stato inferiore del 20%, con punte del 30% per i componentisti, rispetto al 2019, e le prospettive per il 2025 si mantengono negative. In questa crisi, il principio della neutralità tecnologica è essenziale.
A tal proposito, Guidesi spiega: “Occorre che l’Ue lasci libertà di azione rispetto alle modalità con cui raggiungere gli obiettivi ambientali: puntare sui carburanti rinnovabili significa perseguire una transizione ecologica di buonsenso e in grado di coniugare il raggiungimento degli obiettivi ambientali con la tutela del comparto”.
Il Nuovo Manifesto Carburanti Rinnovabili per le Filiere Produttive della Mobilità in Lombardia è consultabile qui.
E’ possibile scaricare qui il Quaderno dei Carburanti Rinnovabili