Pubblicato il 25 Novembre 2021
Sicurezza stradale, sostenibilità ambientale, smart road e materiali innovativi. Ad Asphaltica, la manifestazione di riferimento per la filiera stradale in programma a Verona dal 24 al 26 novembre, Anas illustra agli operatori del settore tutte le novità in materia di sicurezza passiva.
Attenzione puntata su un progetto che ha grande rilievo sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica: le nuove barriere spartitraffico in calcestruzzo, National Dynamic Barrier Anas (NDBA), che rappresentano un elemento fondamentale del processo di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture gestite dall’azienda.
Tra le altre novità, le barriere in acciaio denominate H2 TS0 e H3 TS0, le prime di una nuova linea di dispositivi progettati da Anas e studiati per ovviare ai problemi di installazione delle barriere, con condizioni assai critiche per la stabilità/funzionalità delle stesse.
Sempre in tema di sicurezza, è stato avviato un processo di ricerca e sviluppo finalizzato alla messa a punto di sistemi di protezione per punti singolari. Spazio poi ai sistemi tecnologici di rilevamento incidenti in tempo reale: i nuovi dispositivi di ritenuta di tipo NDBA saranno dotati di un sistema tecnologico integrato per allertare in tempo reale le Sale di Controllo di Anas.
Le strade del futuro saranno realizzate nel solco Anas Smart Road, una tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. L’investimento complessivo è di 1 miliardo di euro ed è attualmente in corso la prima fase che prevede un investimento di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi dell’Unione europea che ha riconosciuto l’alto valore dell’iniziativa.
Le tecnologie in mostra alla fiera sono al centro di un programma di workshop che faranno anche il punto anche sulle sperimentazioni che l’azienda ha avviato in tema di materiali innovativi a basso impatto ambientale.
Tra i nuovi conglomerati in via di sperimentazione figurano asfalti confezionati con materiali artificiali e da riciclo derivati da processi industriali. La prima recente applicazione in scala reale ha riguardato un cantiere sulla E45 dove sono state impiegate miscele di: fresato, fibre di basalto, sabbie derivanti dai processi di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, graniglie derivanti dalla lavorazione dell’acciaio e plastiche riciclate. Il progetto, denominato “Super Grip”, nasce nel 2020 da uno studio sperimentale per la realizzazione di pavimentazioni stradali innovative e a basso impatto ambientale.
Sullo stesso filone si attesta un ulteriore studio recentemente avviato per il reimpiego delle plastiche leggere derivanti da eco-balle nel confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi.
Sempre in un’ottica di salvaguardia ambientale ed economica, Anas sta puntando sullo studio di materiali in grado di assicurare maggiore durabilità delle opere così da ridurre la necessità di interventi manutentivi e garantire più a lungo un livello funzionale e di sicurezza adeguati. In questo contesto si inseriscono le ulteriori attività di ricerca e sviluppo promosse da Anas, tra cui l’applicazione di miscele confezionate a freddo con cemento ed emulsione (Ready To Mix), conglomerati additivati con polverino di gomma da penumatici fuori uso o compound polimerici abbinati all’impiego di grafene.