Pubblicato il 2 Agosto 2022
Il ritorno alle normali attività dopo le chiusure legate alla pandemia, la nuova sensibilità ambientale alimentata anche dall’agenda politica dei governi impegnati a rispettare le scadenze europee in tema di transizione ecologica e la congiuntura geopolitica che sta accelerando un ripensamento dei consumi energetici: questi i principali fattori che stanno determinando un cambiamento di pelle – e di alimentazione – della mobilità urbana in Italia.
Nel primo semestre 2022 il mercato delle due ruote a trazione elettrica registra un eloquente +82,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portando l’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale del mercato al 5,3%. Rispetto al 2021 sono stati infatti immatricolati 3.463 ciclomotori, pari a un +77,4%, 5.315 scooter (+93,4%) e 393 moto (+18%).
Questi i dati diffusi da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sull’andamento semestrale del mercato dei veicoli elettrici a due ruote.
“L’industria del settore sta rispondendo brillantemente alla crescente domanda di nuova mobilità, resa viva anche dell’esigenze post pandemiche, soprattutto in ambito urbano. E questo – ha commentato Gary Fabris, presidente Gruppo Veicoli Elettrici di ANCMA – riafferma il ruolo fondamentale del nostro comparto e delle due ruote nel soddisfare la necessità di spostamenti più sostenibili e veloci all’interno di contesti cittadini sempre più complessi e sfidanti. E i prodotti sono sempre più performanti e fruibili, tuttavia malgrado la significativa crescita in termini percentuali, il mercato ha bisogno di sostegno per diventare maturo anche in termini di volume: per questo gli incentivi governativi rappresentano un aiuto strategico fondamentale, anche per promuovere culturalmente la diffusione di questi veicoli”.
Con il sostegno degli incentivi all’acquisto, sono i segmenti più utilizzati negli spostamenti in città a trainare un mercato in ottima salute, che mostra numeri molto positivi anche sotto la voce quadricicli elettrici (veicoli a quattro ruote della categoria “L” assimilabili ai motocicli) con 3301 unità vendute, pari a un incremento record del 157,8%. Degno di nota, inoltre, il peso delle aziende del Made in Italy, che raggiungono una quota di mercato complessiva del 31,3%.
Per quanto riguarda infine il mercato e-bike, dalle stime di ANCMA si evince un andamento sostanzialmente stabile nei primi sei mesi dell’anno. Dopo i numeri da primato del 2020 e l’ulteriore +5% con oltre 295mila pezzi venduti nel 2021, la bicicletta a pedalata assistita continua la sua corsa senza tuttavia significativi aumenti rispetto agli anni precedenti.