Pubblicato il 25 Febbraio 2019
In occasione del Transpotec Logitec 2019 si è tornati a parlare del progetto diciotto, con il convegno “18 metri: soluzione promettente per il trasporto Gran Volume. Aggiornamento sui risultati della sperimentazione Progetto 18”.
Il “Progetto 18”
Nato su iniziativa di ANFIA e del Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture dieci anni fa, ha l’obiettivo di analizzare l’impiego degli autoarticolati con una lunghezza fino a 18 metri, per la valutazione dei vantaggi in termini di produttività del trasporto durante l’utilizzo reale dei veicoli, quindi in termini di convenienza economica e logistica del trasporto, e le loro caratteristiche di guidabilità, manovrabilità e sicurezza.
La sperimentazione
La prima fase di monitoraggio è iniziata a giugno 2009 ed è terminata a giugno 2013, per un totale di quattro rapporti, mentre da giugno 2014 a marzo 2018 si è svolta la seconda fase, che ha prodotto altri due rapporti.
52 aziende di autotrasporto altamente eterogenee – pari al 73% delle aziende partecipanti alla fase II – e 78 autisti hanno contribuito all’indagine rispondendo ai relativi questionari, per un totale di 221 semirimorchi di fase II monitorati (74% della flotta).
Nello specifico sono stati somministrati due tipi di quesiti. Il questionario “Responsabili Ufficio Traffico”, ha permesso di valutare: le dimensioni e i principali settori di attività delle aziende; le tipologie di trasporto per le quali i mezzi Progetto 18 sono stati impiegati dalle aziende; l’impatto dei mezzi Progetto 18 sulle attività operative (trasporti/logistica); il giudizio complessivo delle aziende sull’impiego dei mezzi P18 in termini economici e organizzativi.
Il questionario “Autisti” ha invece voluto indagare: l’esperienza e la percorrenza media annuale degli autisti; le caratteristiche di manovrabilità dei mezzi Progetto 18 nei principali scenari di impiego; la percezione di sicurezza nella conduzione dei mezzi Progetto 18 in diverse condizioni ambientali; il giudizio complessivo degli autisti sui mezzi P18 in termini di comfort di guida.
Dai risultati è emerso che i veicoli Progetto 18 si sono rivelati adatti al trasporto di merce voluminosa leggera caricata su pallet o sfusa, che possa sfruttare lo spazio a disposizione in più restando nei limiti di legge del peso massimo trasportabile (es. alimentari leggeri, imballaggi, carta uso igienico/domestico, elettrodomestici,ecc.), e hanno dimostrato una positiva efficienza nel trasporto, sia in termini di saturazione del carico, che di viaggi risparmiati, che di strategie di utilizzo.
Il comfort di guida e la manovrabilità dei veicoli Progetto 18 sono analoghi, per la maggioranza degli autisti, a quelli che caratterizzano i rimorchi tradizionali – si può ravvisare qualche difficoltà di parcheggio solo in caso gli spazi per il carico/scarico siano ristretti. Sul lato della sicurezza, solo il 6% degli autisti ritiene che le manovre di sorpasso alla guida di un veicolo P18 siano più difficoltose.
Dalla sperimentazione all’attuazione
Lino Trentini (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – CPA Torino) e Fausto Fedele , Direttore Div.3 DGMOT del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono intervenuti al convengno segnalando in virtù dei risultati positivi della sperimentazione, si prenderà in considerazione la proposta di ANFIA, CNH Industrial e ANITA per ottenere il riconoscimento normativo per la circolazione nazionale dei 18 metri. Questa tipologia di complessi veicolari, se riconosciuta a livello normativo nazionale, nel rispetto dei limiti della Direttiva europea, potrà dare un enorme aiuto alla promozione della mobilità sostenibile nel nostro Paese.
Fonte: Anfia