Pubblicato il 15 Luglio 2021
Il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa ha visitato l’Area Science Park. Due giorni di lavori e incontri che si sono aperti con il rinnovo fino al 2023 del Sistema ARGO, protocollo sottoscritto da MUR, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e MiSE con ASP nel ruolo di coordinatore
Tra i Centri visitati, Elettra Sincrotrone Trieste, dove al ministro è stato illustrato il progetto Elettra 2.0 che prevede entro il 2026 il completo aggiornamento dell’anello di accumulazione e la realizzazione di una sorgente di luce di quarta generazione, 1000 volte più brillante e 50 volte più coerente di quella attuale.
Due grandi temi sono stati al centro della seconda giornata di visita, il progetto “Quantum FVG” e la lotta al Covid-19, illustrati nell’incontro con alcuni dei principali Enti di Ricerca e Università che fanno parte del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia. È intervenuta in apertura l’Assessore regionale alla Ricerca e Università Alessia Rosolen con una panoramica su sfide e opportunità della Ricerca & Innovazione in regione.
Tre realtà universitarie regionali connesse
A presentare il progetto Quantum FVG, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, è stato Angelo Bassi dell’Università di Trieste. Il progetto prevede la realizzazione di un’infrastruttura di trasmissione dati su fibra ottica intrinsecamente sicura.
Quantum FVG connette le tre realtà universitarie regionali (Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA) e vede la collaborazione di Elettra Sincrotrone Trieste e del CNR-IOM.
La prima dimostrazione pubblica di comunicazione criptata in fibra ottica con tecnologia quantistica italiana è avvenuta lo scorso settembre a ESOF2020 quando l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda hanno effettuato una videochiamata criptata; l’esperimento ha utilizzato un tratto di circa 10km di fibra ottica della rete regionale della ricerca LightNET.
Un network per unire le principali città dell’Europa Orientale
Gli sviluppi futuri puntano a collegare Trieste a reti nazionali, come il Backbone Quantistico italiano del CNR (IQB), e internazionali, specialmente con Slovenia e Croazia, come la rete Quapital, che ha lo scopo di creare un network che grazie alla comunicazione quantistica unisca le principali città dell’Europa Orientale. Un ulteriore sviluppo sarà la partecipazione a un progetto in collaborazione con l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, con obiettivo uno studio di fattibilità per la guida autonoma delle navi al quale collabora anche la startup PicosaTs.
“Il bilancio della visita a Trieste è estremamente positivo perché qui convivono da un lato delle ottime strutture di ricerca di base, di ricerca fondamentale, che rappresenta sempre il primo momento indispensabile per creare innovazione, dall’altro un’industria che è molto pronta, che è molto performante e che dà valore agli aspetti innovativi della ricerca. Ho incontrato tante realtà piccole, medie e grandi, ma tutte di alto livello, la cui qualità e concentrazione sono un punto di forza questo territorio”.