Pubblicato il 2 Marzo 2021
L’Italia punta a realizzare la sua prima rete basata sulla blockchain per erogare servizi di interesse pubblico, in linea con i principi di protezione, integrità, interoperabilità e condivisione delle informazioni.
In quest’ottica, l‘Agenzia per l’Italia Digitale (AGiD), CIMEA, CSI Piemonte, ENEA, INAIL, INFRATEL ITALIA, INPS, Politecnico di Milano, Poste Italiane, RSE, GSE, SOGEI e Università di Cagliari hanno dato vita al progetto IBSI (Italian Blockchain Service Infrastructure) al fine di sperimentare la modalità di progettazione e sviluppo di un ecosistema basato su tecnologie di tipo Registri Distribuiti (DLT), in linea con la Strategia Europea che sta realizzando, con il contributo italiano, un’infrastruttura analoga nell’ambito della European Blockchain Partnership.
Blockchain, Intelligenza Artificiale e IoT sono al centro dell’agenda del Governo italiano: la realizzazione di una infrastruttura nazionale di blockchain è quindi essenziale per attuare una propositiva presenza del Paese, in sinergia con l’analoga infrastruttura tecnologica europea.
L’obiettivo di IBSI
Il progetto IBSI si propone di promuovere la digitalizzazione del Paese e di realizzare attività di ricerca e sviluppo sulle caratteristiche distintive della tecnologia blockchain, per approfondirne le potenzialità, come ad esempio gestire i certificati pubblici in modo completamente digitale, tracciare la filiera del Made in Italy, sviluppare modelli energeticamente sostenibili e rinnovabili e, più in generale, contribuire alla lotta al cambiamento climatico.
Previsto anche lo sviluppo, mediante ricorso alla simulazione dei dati, di applicazioni e utilizzi che possano contribuire a migliorare il rapporto con gli utenti dei servizi e, nel caso della PA, ad incrementare la semplificazione, la trasparenza, la sicurezza e l’efficacia delle interlocuzioni e dei servizi resi, nel rispetto del principio del “una sola volta” (Once-Only Principle), ovvero di consentire a cittadini e imprese di fornire dati solo una volta quando interagiscono con le Pubbliche Amministrazioni.
Più nello specifico nell’ambito del progetto saranno analizzati casi d’uso per la certificazione dei titoli di studio, lo scambio di token rappresentativi di altri beni fisici, digitali e di diritti, la tracciabilità delle filiere produttive e delle supply chain ma anche prototipi e progetti pilota per l’erogazione di servizi di interesse nazionale ai cittadini.