Pubblicato il 26 Aprile 2022

Dopo l’evento promosso dal Cluster Trasporti, che ha analizzato il ruolo di biometano e idrogeno come possibili carburanti per il futuro della mobilità, e la presentazione del Rapporto STEMI, che traccia le coordinate per la decarbonizzazione dei trasporti in Italia, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini è tornato sul tema della sostenibilità dei trasporti e della transizione ecologica nel corso della trasmissione Container di Radio24.

Intervenendo sulla questione del dibattito sempre più acceso in corso negli ultimi mesi intorno allo sviluppo di carburanti e sistemi di alimentazione alternativi alle fonti fossili, il Ministro ha ribadito la necessità, al di là delle capacità tecnologiche e della possibilità di utilizzare combustibili innovativi, di avere sempre ben chiaro il quadro complessivo delle necessità e delle possibilità.


Biometano, idrogeno, elettrico: diversi ambiti di utilizzo

Ad esempio – ha spiegato il Ministro – alcuni produttori evidenziano per il biometano una criticità rispetto alle quantità che è possibile produrre, quindi sarà più sensato immaginare un suo utilizzo limitatamente ad alcuni ambiti e attività specifiche.

Stesso discorso vale per l’idrogeno. Allo stato attuale l’idrogeno, soprattutto se verde, è una promessa non una realtà generalizzata – ha sottolineato Giovannini – dunque sarà opportuno concentrarsi per un suo possibile utilizzo su quei settori per i quali non è possibile individuare alternative valide, come il marittimo o l’aereo, privilegiando invece le batterie i settori dove questa modalità rappresenta una soluzione plausibile.

Nel momento in cui – ha spiegato il Ministro – noi dovessimo attrezzare tutta la nostra rete autostradale in primo luogo ma anche stradale con distributori ancora di combustibili classici – perché non possiamo pensare che benzina e diesel spariscano di colpo – insieme a biometano, idrogeno, e punti di ricarica rapida e ricambio di batterie, sarebbe un investimento enorme e forse sovradimensionato qualora il mercato decidesse di andare verso una tecnologia a discapito di un’altra.

Dietro ogni tipo di combustibile, infatti, c’è un’infrastruttura, la cui costruzione è costosa. Quindi a un certo punto dovremo necessariamente tentare di convergere e, soprattutto, ascoltare quegli esperti che ci suggeriscono di usare una particolare specializzazione laddove non ci sono alternative.

Ascolta l’intervento del ministro Giovannini (dal minuto 9.38)