Pubblicato il 21 Giugno 2019
Cluster Trasporti ha partecipato, nell’ambito del Salone Nautico di Venezia, all’incontro “Tecnologie e dotazioni di bordo per una navigazione sicura”, promosso dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo.
Durante l’incontro è stato tracciato un quadro delle normative, delle principali tecnologie per una navigazione sicura e le future traiettorie tecnologiche per una mobilità marina sostenibile.
Traiettorie Marine
L’Ing. Lucio Sabbadini, Segretario Generale del Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti è intervenuto ai lavori parlando delle “Traiettorie di innovazione per la mobilità sostenibile sulle vie d’acqua”. Ha aperto l’intervento con una panoramica sul ruolo del Cluster per lo sviluppo dei trasporti, che può essere sintetizzato in diversi punti:
Ha poi tracciato la roadmap per una “nave efficiente, ecosostenibile, integrata e intelligente” che – spiega – si basa sull’adozione di paradigmi legati all’economia circolare e il rinnovo del parco mezzi nautico in chiave ecosostenibile e con lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. È necessario a tal fine predisporre mezzi innovativi per il trasporto marittimo, soprattutto nelle aree urbane con sistemi di connettività tra mare e terra, l’integrazione nel sistema logistico e lo sviluppo di sistemi di trasporto intermodale.
Sviluppare tecnologicamente il settore presuppone diverse indispensabili operazioni come l’introduzione della robotizzazione degli impianti di bordo, lo sviluppo di veicoli autonomi di ausilio alle operazioni marittime e di sistemi di e-navigation.
Per trasformare in chiave green il settore dei trasporti è poi necessario introdurre combustibili alternativi e l’elettrico, l’uso di materiali strutturali eco-compatibili e riciclati o riciclabili, rivestimenti esterni idrofobici e sistemi di trattamento per le emissioni.
Il tema della sicurezza resta infine centrale. La security va sviluppata non solo in porto ma anche a bordo delle navi promuovendo un safety e security management che punti anche alla formazione dell’equipaggio. Vanno poi sviluppati modelli di supporto alla navigazione in acque congestionate e aumentata la resilienza della nave in caso di incidenti (Safe Return to Port), sensorizzate le strutture e i componenti e rafforzata infine la cyber security.