Pubblicato il 3 Agosto 2017
La conversione in legge del Decreto Mezzogiorno sancisce ufficialmente l’avvio del processo di riconoscimento dei Cluster tecnologici nazionali quali poli di innovazione: un’attestazione ufficiale del lavoro strategico svolto in questi anni.
Inizia così un’interlocuzione sicura e certificata con le istituzioni competenti: nell’ambito delle 12 aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR) 2015-2020, i Cluster avranno il ruolo di coordinamento e rafforzamento del legame tra il mondo industriale e quello della ricerca, a cominciare dal supporto alla creazione di partenariati per la presentazione dei progetti previsti dal bando appena pubblicato dal Miur.
Il Comitato di Indirizzo Strategico del Cluster Trasporti è già al lavoro per l’elaborazione del Piano di Azione triennale che il nuovo dispositivo normativo richiede, nell’ottica di uno sviluppo regionale delle filiere rappresentate e di promozione della coesione territoriale.
A questo proposito ci fa piacere ricordare come proprio tale tematica sia stata al centro della presentazione delle road map tecnologiche del Cluster Trasporti avvenuta lo scorso 2 marzo, alla presenza Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
“Vorrei ringraziare il Ministro Valeria Fedeli e dare atto dell’importante e straordinario lavoro svolto dalla segreteria tecnica e dall’amministrazione del MIUR per il riconoscimento dei cluster tecnologici nazionali come Poli di Innovazione, ma nello stesso tempo evidenziare il potenziale che i Cluster potranno sviluppare per la coesione territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno e del nostro Paese – ha dichiarato il presidente del Cluster Trasporti Enrico Pisino -. Un potenziale che si esprimerà grazie alla collaborazione in materia di Ricerca e Innovazione tra più settori industriali (efficienza e sinergia sugli investimenti), allo sviluppo di ecosistemi di innovazione che garantiranno la collaborazione tra le Grandi Imprese, le PMI, il mondo della ricerca pubblica e privata (innovazioni di prodotto e di processo, nuovi servizi), al confronto con i territori per tradurre i risultati della Ricerca in sviluppo economico (pianificazione degli investimenti)”.