Pubblicato il 23 Novembre 2017
Auto elettrica e combustibili tradizionali sempre più ‘puliti’. Queste le sfide a confronto nella 72a Conferenza del Traffico e della Circolazione, organizzata dall’Automobile Club d’Italia a Roma nella sede di via Marsale a cui hanno partecipato anche il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti di Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, e Michele Pompeo Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera. “Quali energie muoveranno l’automobile?”è il rapporto curato e presentato dalla Fondazione Filippo Caracciolo – Centro Studi ACI, che raccoglie il parere dei massimi esperti nazionali e internazionali del settore. Dallo studio è emerso che i prodotti petroliferi soddisfano ancora il 96% della domanda di mobilità, non solo su gomma. Un dato che lascia presagire uno scenario in evoluzione di medio-lungo periodo, anche perché tutte le strategie istituzionali indicano, in prospettiva, un contributo decisivo da parte dell’elettrico. Più di 1 auto su 2 immatricolata in Italia nell’ultimo anno è diesel; il 5% dei veicoli nuovi è GPL (il doppio delle ibride a benzina) e il gas naturale – evidenziano – è un vettore energetico fin troppo sottovalutato in un Paese come l’Italia che eccelle per mercato e rete di rifornimento.
“Il futuro arriva sempre – dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – e sta a noi fare in modo che sia migliore del presente. La mobilità non fa eccezione. Anzi. Uno degli aspetti più importanti del futuro della mobilità è l’alimentazione, soprattutto per le evidenti implicazioni ambientali. L’auto è il cardine della mobilità, ed è oggi che si decidono l’alimentazione o le alimentazioni di domani. Per decidere, però, è fondamentale conoscere. Solo di fronte a un quadro chiaro della realtà e delle sue linee evolutive, infatti, è possibile compiere scelte ponderate, sensate ed equilibrate. Scelte che, per fronteggiare al meglio le grandi sfide ambientali che ci attendono, sono chiamate a confrontarsi con le mille variabili del comparto energetico, estremamente articolato e complesso, ma anche a tenere conto dei bisogni dei ‘consumatori di mobilità’ – automobilisti, in particolare – i quali, per scegliere in quale direzione muoversi, devono avere un’idea, la più precisa possibile, del futuro che li attende”.