Pubblicato il 9 Aprile 2024
Si sono tenuti a Bruxelles, sotto la guida della presidenza belga dell’Unione Europea, i Connecting Europe days, svoltisi quest’anno dal 2 al 5 aprile allo Square di Bruxelles.
Hanno preso parte all’evento partecipanti da moltissimi paesi, tra cui Svizzera, Norvegia, partner dei Balcani occidentali nonché Ucraina, Repubblica di Moldova, Georgia e Turchia e, ovviamente, ministri, politici, istituzioni finanziarie, rappresentanti dell’industria, parti interessate nel settore dei trasporti, nonché la Commissione europea e le agenzie correlate.
Un’occasione di confronto imperdibile per discutere misure concrete e scambiare buone pratiche sulla creazione di una rete di trasporti e mobilità sostenibile, intelligente e resiliente in Europa.
Quattro gli argomenti principali affrontati durante i Connecting Europe Days.
Primo fra tutti il lancio dei nove nuovi “corridoi europei di trasporto” della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) , che si estendono anche ai paesi terzi vicini, in particolare l’Ucraina e la Repubblica di Moldova, nonché ai partner dei Balcani occidentali.
Quindi la resilienza della rete europea dei trasporti ai cambiamenti climatici , evidenziando gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture e le possibili misure di adattamento.
Si è discusso poi della connettività della rete di trasporti europea con i paesi terzi vicini e la sua preparazione alle minacce esterne. Sono infatti state presentate iniziative chiave per flussi commerciali ininterrotti come le “corsie della solidarietà”. Lo scambio di idee è stato incentrato pure sulle misure per migliorare la capacità delle infrastrutture per la mobilità militare.
Infine è stato affrontato il tema finanziario dibattendo sul futuro dei finanziamenti e delle opportunità di finanziamento per i progetti di infrastrutture di trasporto.
Proprio a quest’ultimo proposito 44 organizzazioni di trasporto europee, che rappresentano un ampio spettro della rete di trasporti europea, hanno unito le forze per sollecitare il Consiglio e Il Parlamento europeo perché aumenti il budget del Connecting Europe Facility (CEF) per i trasporti nella prossima revisione del quadro finanziario pluriennale (Qfp). La richiesta della coalizione di aumentare il budget dell’UE per i trasporti è stata consegnata ufficialmente alla Commissione il 4 aprile.
La Comunità delle imprese ferroviarie e delle infrastrutture europee (CER) è tra i membri della coalizione che hanno dato il via alla campagna dei Connecting Europe Days.
“Il settore dei trasporti riveste un’importanza strategica nella risposta alla crisi geostrategica dell’Europa. Le sfide sono sia ambientali che di capacità. Le crisi recenti e in corso lo hanno già dimostrato – scrivono i membri del CER – avere un settore dei trasporti forte, adattabile e innovativo è fondamentale se si vuole rispondere efficacemente alle crisi in atto e salvaguardare la catena di approvvigionamento”. Per ottenere questi risultati, secondo i membri del CER è necessario diventare leader nel trasporto a zero emissioni e completare la Rete del Trasporto Transeuropeo.
Obiettivi che solo aumentando i fondi del Bilancio Europeo per il CEF potranno essere raggiunti.
Il direttore esecutivo del CER, Alberto Mazzola, ha dichiarato: “Sono necessari ingenti investimenti per attuare l’attuale regolamento TEN-T, con il fabbisogno totale di investimenti nel periodo 2021-2030 stimato in circa 500 miliardi di euro per la rete centrale TEN-T (in media 50 miliardi di euro all’anno) e a circa 1 500 miliardi di euro per la rete TEN-T globale. Nel prossimo QFP chiediamo che vengano coperti almeno 100 miliardi di euro. Questo è essenziale se noi vogliamo che i trasporti siano sostenibili, resilienti e senza soluzione di continuità. Nessuno si è mai pentito di investire nei trasporti”.