Pubblicato il 9 Marzo 2023
Una convenzione che dovrebbe dare una forte spinta alla transizione ecologica. È quella firmata tra Fincantieri, Crédit Agricole Eurofactor, Ifitalia (Gruppo Bnp Paribas), Sace e Unicredit.
Si tratta di una soluzione innovativa per promuovere la consapevolezza e il miglioramento del profilo ESG dei suoi fornitori italiani. Grazie alla convenzione il tasso di sconto applicato alle fatture dei fornitori dipenderà anche dal rating ESG dei fornitori stessi, come definito da un consulente indipendente specializzato: i fornitori con migliore performance ESG potranno pertanto beneficiare di un rating migliore accedendo a condizioni di finanziamento più vantaggiose.
Environmental (ambiente),
I fattori ESG sono focalizzati sui valori ambientali, sociali e di governance dell’organizzazione, insieme al loro impatto sulle performance.
Il fornitore potrà accedere a una piattaforma dedicata e, compilando un questionario, sarà valutato rispetto ai tre pilastri: Sostenibilità ambientale (Environmental), Sostenibilità sociale (Social) e Sostenibilità dei processi di Governance (Governance). Il punteggio andrà da A (il più alto) a E.
Sarà possibile anche comprendere come migliorare la propria valutazione ESG e, di conseguenza, le prestazioni. Ogni anno le valutazioni saranno aggiornate e sarà possibile comprendere l’andamento ed i miglioramenti rispetto agli anni precedenti e agli altri fornitori presenti.
Il reverse factoring, dunque, verrà utilizzato da Fincantieri, grazie alla collaborazione con gli istituti bancari, non solo come canale di supporto prettamente finanziario, ma anche come veicolo di sensibilizzazione dei propri partner industriali verso un percorso comune di crescita sostenibile.