Pubblicato il 1 Luglio 2022
A causa di un mancato controllo sulla disposizione e quantità dei pesi, i container possono trasformarsi sulle autostrade, sulle ferrovie, in mare, e nei terminal, in veri e propri fattori di rischio in grado di compromettere la sicurezza del trasporto e, ancora di più, quella degli addetti, costretti a confrontarsi quotidianamente con un mercato dai controlli carenti.
Un tir che trasporta un container da 40 piedi che in curva sembra perdere il controllo, come se un peso invisibile lo trascinasse verso la corsia di sorpasso; una nave che rischia di compromettere la sua stabilità a causa di pesi del carico mal bilanciati; container sollevati dalle gru in banchine portuali o in interporti e parchi ferroviari che si impennano mettendo a rischio la sicurezza degli addetti.
Solo alcuni esempi dei pericoli che possono essere (e spesso sono) provocati da procedure non eseguite correttamente nel carico dei container.
Per ovviare a questo stato di cose Bureau Veritas Italia ha fatto sua una proposta formulata dal Cisco (Centro italiano studi container) mettendo a punto il primo sistema di certificazione volontaria, del singolo contenitore o del sistema di qualità del cliente, che verifichi e attesti le modalità corrette di caricamento dei container con attenzione anche ai rischi di presenza nel contenitore o sulla merce, di parassiti e organismi infestanti.
A questo fine ha organizzato un servizio di ispezione sulla base delle Quick Guide, tradotta in italiano dal Cisco, rendendone le indicazioni disponibili e comprensibili anche per le piccole aziende, specie di autotrasporto, che operano nel settore del trasporto container.
Bureau Veritas Italia è, peraltro, ente accreditato per attività di controllo di terza parte indipendente sulla base della CSC (Convention of safe container) anche delle verifiche ai processi di omologazione e certificazione periodica dei container stessi e delle tank per il trasporto di merce pericolosa (secondo i codici IMDG/RID/ADR).