Pubblicato il 11 Febbraio 2025
Negli ultimi anni il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche attraverso i fondi resi disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha avviato un importante piano di digitalizzazione della catena logistica, perfettamente rappresentato dai Port Community System.
Una trasformazione profonda che, con il raggiungimento del target dell’investimento M3C2 – 2.1, finanziato con 250 milioni di euro nella sesta rata del PNRR, che si è concentrata sulla dematerializzazione dei processi e sulla crescente automazione e interconnessione delle operazioni anche e soprattutto nei porti.
Ma cosa sono i Port Community System (PCS)? Il PCS è un sistema digitale che collega operatori pubblici e privati, migliorando l’efficienza e la sostenibilità del trasporto merci e della logistica.
Attraverso i fondi del PNRR, oltre il 70% delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) ha adottato queste tecnologie, posizionando il sistema portuale italiano tra i più avanzati in Europa.
Un esempio virtuoso di questa trasformazione è rappresentato soprattutto dai porti dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, tra i più rilevanti per numero di passeggeri a livello europeo. Qui, i PCS sono stati implementati con successo negli scali di Messina, Tremestieri, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
ASTRA: un modello di efficienza nei porti dello Stretto
Tra le principali innovazioni introdotte in questi porti spicca ASTRA (Analisi, Security, Tracking, Riconoscimento e Amministrazione), una piattaforma avanzata che consente la gestione integrata e automatizzata delle attività portuali. Questo sistema garantisce:
la riduzione dei tempi di comunicazione tra le autorità portuali e gli operatori;
lo snellimento delle operazioni logistiche, inclusi il controllo degli accessi, il tracking delle merci e la gestione dei rifiuti;
l’ottimizzazione dei flussi di traffico, con benefici diretti per oltre 22 milioni di passeggeri annuali.
I numeri parlano chiaro: nei soli porti dello Stretto, l’adozione di questi sistemi digitali influenzerà non solo il traffico passeggeri, ma anche le operazioni di oltre 30 compagnie crocieristiche internazionali, 50 compagnie di autobus, 2 milioni di mezzi pesanti, traghetti, cargo e aliscafi in transito.
Grazie all’automazione, anche le attività di movimentazione merci e gestione rifiuti saranno ottimizzate, migliorando l’efficienza operativa complessiva.
L’implementazione dei Port Community System su scala nazionale rappresenta un passo fondamentale nella strategia del PNRR per la digitalizzazione dei trasporti e della logistica.
L’effetto moltiplicatore generato da questi investimenti si riflette non solo sui singoli porti, ma sull’intera filiera logistica, rendendo l’Italia un hub centrale per i traffici commerciali in Europa e nel Mediterraneo.