Pubblicato il 14 Dicembre 2018

Un simulatore di guida ciclistica per educare alla sicurezza stradale facendo vivere agli utenti, seppur virtualmente, tutti gli imprevisti e i pericoli che si possono incontrare in bicicletta in un normale percorso cittadino. A questo serve il nuovo simulatore di cui si è dotata la Direzione generale per la Sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti e che sarà sperimentato per la prima volta durante la manifestazione JOB&Orienta, diretta all’orientamento scolastico e professionale, che si tiene a Verona dal 29 novembre al 1 dicembre.

Si tratta di un nuovo importantissimo strumento didattico messo a disposizione dei tecnici del Mit per dimostrare concretamente le conseguenze di comportamenti scorretti alla guida, anche considerato il particolare incremento che si sta registrando nell’uso della bicicletta in città.

L’utilità di questo strumento tecnico didattico sarà quella di supporto negli eventi e nelle manifestazioni cui partecipa la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero. Il simulatore potrà inoltre essere portato nelle scuole durante le lezioni che il Mit  svolge sulla cultura della sicurezza stradale.

Come funziona il simulatore

Il modello, utilizzabile sia da più giovani che dagli adulti, è dotato di un sistema che prevede un televisore curvy, montato di fronte alla bici, che propone condizioni di viabilità e di strade, cittadine e non, in cui è possibile scegliere opzioni ‘problematiche’ (condizioni visibilità notturna, arrivo di sms, ecc) che permettono di testare le conoscenze di educazione stradale del ciclista.

Oltre a queste opzioni, c’è la possibilità di proporre un ambiente stradale nel quale si registrano comportamenti sbagliati da parte degli altri utenti della strada, come ad esempio il non rispetto della segnaletica o dell’accesso alle rotatorie, volte a simulare le difficoltà alle quali può essere sottoposto quotidianamente un ciclista.

Alla fine della simulazione ogni utente avrà un punteggio, che indica quante infrazioni son state compiute e i punti persi durante il tragitto: questo consentirà di far riflettere sull’importanza dell’educazione stradale e di corretti comportamenti alla guida.

 

Fonte Mit