Pubblicato il 21 Dicembre 2024
I dati Eurostat parlano chiaro: l’industria automobilistica europea dipende sempre di più dalla Cina.
E non è confortante.
Nell’ultimo decennio è iniziato un percorso che ha accresciuto sempre di più il peso di Pechino in un comparto da sempre strategico per l’Ue, ed in particolare la sua principale economia, quella tedesca.
Lo rileva Eurostat sia nei dati generali che nelle tendenze.
Secondo l’Istituto di statistica europea dall’analisi delle esportazioni automobilistiche europee emerge una tendenza che per Eurostat è interessante.
Si legge infatti nel rapporto “La Cina è emersa come un attore chiave nell’industria automobilistica, non solo come importante importatore di veicoli Ue, ma anche come fornitore cruciale di input richiesti dal settore automobilistico Ue per le sue esportazioni”.
L’Unione europea, insomma, non solo vende in Cina, ma si affida sempre più alla Cina per i materiali che servono a realizzare le auto che poi vengono vendute in giro per il mondo. La situazione, perciò, dimostra che i legami con Pechino diventano sempre più forti e indissolubili.
I dati Eurostat non sono in realtà una novità. Il trend della politica di espansionismo cinese in Europa è in atto da anni. Lo dimostra anche la forte presenza nelle economie europee con una politica di ingresso anche nei porti. Tanto da aver destato la preoccupazione della Bce.
In passato erano gli Stati Uniti ad influire fortemente nel settore. Ma il trend è cambiato negli ultimi anni. Il punto di svolta viene individuato dal 2015 in poi.
Eurostat, infatti, ricorda che “gli Stati Uniti sono stati il principale motore del valore aggiunto dell’Ue nei prodotti per veicoli, rappresentando oltre il 22 per cento del valore aggiunto interno totale nel 2015”. Ma la corsa della Cina l’ha portata al sorpasso.
“Questo spostamento rappresenta un aumento di 7,7 punti percentuali nella quota della Cina rispetto al 2015- scrive ancora Eurostat e aggiunge – Questo cambio di orientamenti rischia di incidere nelle relazioni tra Ue e Stati Uniti quando il nuovo presidente, Donald Trump, si sarà insediato alla Casa Bianca”. Una data ormai molto vicina, cioè il 20 gennaio 2025.
Intanto l’Europa tenta di far fronte alla crisi dell’Automotive che rischia di far perdere migliaia di posti di lavoro.
Sull’argomento si può leggere anche Stellantis: cambio di rotta e investimenti in Italia per 2 miliardi