Pubblicato il 19 Dicembre 2016
La Commissione Europea ha varato ufficialmente la dichiarazione dei servizi iniziali di Galileo, il sistema europeo di navigazione via satellite che offre agli utenti una serie di servizi per il posizionamento, la navigazione e la misurazione del tempo a livello globale. La dichiarazione dei servizi iniziali di Galileo attesta che i satelliti e le infrastrutture di terra sono operativi. Attualmente la costellazione Galileo è costituita da 18 satelliti ma il programma ne prevede il lancio di nuovi nei prossimi anni, raggiungendo così la piena capacità operativa entro il 2020 con la presenza complessiva di 30 unità orbitanti.
A differenza dello statunitense Gps e il russo Glonass, nella piena capacità operativa, Galileo utilizzerà per la geolocalizzazione quattro satelliti in contemporanea su tutta la superficie terrestre a differenza di tre, e permetterà di raggiungere una migliore precisione (nell’ordine di 1 centimetro contro i 5 metri del sistema Gps attuale).
“Siamo orgogliosi di contribuire, con le nostre tecnologie e competenze, al sistema satellitare Galileo, che offrirà servizi di qualità ai cittadini di tutto il mondo e potrà rappresentare un volano per la crescita economica e la competitività” ha commentato Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo-Finmeccanica che svolge un ruolo di primo piano nella gestione del programma di navigazione e localizzazione satellitare Galileo attraverso la controllata Telespazio.
“E’ un contratto importantissimo per l’Italia e per tutta la filiera che ruota intorno al progetto satellitare Galileo – ha rilevato Luigi Pasquali, amministratore delegato della Telespazio sottolinenando che “il contratto costituisce una realtà importante in termini economici, visto che vale più di un miliardo di euro e ci farà lavorare 10 anni con importanti ricadute sul sistema produttivo italiano nella piana del Fucino e non solo”.
In abbinamento con il sistema Galileo i servizi gratuiti offerti alle pubbliche amministrazioni, alle imprese e ai cittadini sono:
– Supporto alle operazioni di emergenza: attualmente possono servire ore per individuare una persona dispersa in mare o in montagna. Con il servizio di ricerca e salvataggio (SAR), una persona che invia una chiamata di emergenza da un radiofaro compatibile con Galileo potrà essere individuata e soccorsa più rapidamente, in quanto il tempo di individuazione sarà ridotto a soli 10 minuti. In futuro questo servizio dovrebbe essere migliorato con l’invio alla persona che ha effettuato la chiamata di emergenza della notifica dell’avvenuta localizzazione e dell’arrivo dei soccorsi;
– Navigazione più precisa per i cittadini: il servizio aperto di Galileo offrirà un servizio gratuito del mercato di massa per il posizionamento, la navigazione e la misurazione del tempo che potrà essere usato da chipset compatibili con Galileo negli smartphone o nei navigatori per auto. Alcuni di questi smartphone sono disponibili sul mercato dall’autunno 2016 e possono ora utilizzare i segnali per fornire posizionamenti più precisi. Entro il 2018 Galileo sarà anche disponibile in ogni nuovo modello di veicolo venduto in Europa e fornirà servizi di navigazione potenziati a una serie di dispositivi, consentendo inoltre l’uso del sistema di chiamata di emergenza eCall. Gli utenti che utilizzeranno i dispositivi di navigazione nelle città, dove i segnali satellitari spesso possono essere bloccati da edifici elevati, trarranno particolare vantaggio da questa maggiore accuratezza di posizionamento offerta da Galileo;
– Migliore sincronizzazione per le infrastrutture critiche: tramite i suoi strumenti di alta precisione per la misurazione del tempo, Galileo consentirà una sincronizzazione più resiliente delle transazioni bancarie e finanziarie, delle reti di telecomunicazione e delle reti di distribuzione dell’energia come le reti intelligenti, che funzioneranno di conseguenza in modo più efficiente;
– Servizi sicuri per le autorità pubbliche: Galileo supporterà anche le autorità pubbliche come i servizi di protezione civile, di aiuto umanitario, i funzionari delle dogane e la polizia attraverso il servizio pubblico regolamentato. Offrirà un servizio particolarmente robusto e completamente criptato per garantire la continuità di servizio agli utenti istituzionali in caso di emergenze nazionali o situazioni di crisi, quale un attacco terroristico.
Maroš Šefčovič, Vicepresidente della Commissione responsabile per l’Unione dell’energia, ha affermato: “La geolocalizzazione è al centro dell’attuale rivoluzione digitale, con nuovi servizi che trasformano la nostra vita quotidiana. Galileo migliorerà del 1000% la precisione della geolocalizzazione e sarà alla base della prossima generazione di tecnologie basate sulla localizzazione, come le automobili autonome, i dispositivi connessi o i servizi urbani intelligenti. Oggi mi rivolgo agli imprenditori europei con questo invito: immaginate cosa potete fare con Galileo. Non aspettate, innovate!”
I servizi iniziali di Galileo sono gestiti dall’agenzia del Global Navigation Satellite System europeo (GSA). Il programma Galileo è interamente gestito dalla Commissione europea, che ha delegato all’Agenzia spaziale europea (ESA) la responsabilità della realizzazione del sistema e il supporto tecnico ai compiti operativi. È già disponibile sul mercato il primo smartphone Galileo della società spagnola BQ ed è probabile che in futuro altri produttori ne seguiranno l’esempio. Anche gli sviluppatori di applicazioni potranno testare i loro progetti sulla base di un segnale reale.
Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, ha espresso la sua soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato: “Questa offerta dei servizi iniziali di Galileo costituisce un traguardo importante per l’Europa e una prima realizzazione tangibile della nostra recente strategia spaziale. È il risultato di un sforzo congiunto per la progettazione e la realizzazione del sistema di navigazione satellitare più preciso del mondo. Dimostra il livello di eccellenza tecnologica dell’Europa, il suo know-how e il suo impegno a fornire applicazioni e servizi spaziali. Nessun paese europeo ci sarebbe riuscito da solo”.