Pubblicato il 13 Ottobre 2017
Il Presidente del Cluster Trasporti è intervenuto questa mattina a Roma alla Conferenza Internazionale organizzata da World Road Association e Anas sulla Guida Connessa ed Automatica. Ad aprire i lavori c’era il Presidente AIPCR Italia World Road Association / Presidente e AD Anas S.p.A. Gianni Vittorio Armani. Si è parlato di smart roads, guida autonoma e futuro dei trasporti.
“Entro il 2019 vedremo veicoli collegati alle infrastrutture che interagiscono tra loro sulle strade europee. – Ha affermato il Commissario Europeo ai Trasporti Violeta Bulc in un video messaggio dedicato – La strategia europea, che prevede un nuovo quadro normativo a livello comunitario entro il 2018 per regolamentare la guida connessa ed autonoma, creerà condizioni necessarie per la comunicazione tra i veicoli e l’infrastruttura, rendendo le nostre strade più sicure, riducendo il consumo di energia e, sul lungo termine, integrando i veicoli automatizzati nel sistema di trasporto”, ha aggiunto Violeta Bulc”
“Nel 2018 ci saranno 100 km di A2 con i sistemi di connessione delle Infrastrutture pronti a dialogare con i veicoli. Non appena il quadro regolatorio lo consentirà – ha spiegato Gianni Vittorio Armani – l’Azienda darà la sua disponibilità per sperimentazioni di guida autonoma su alcune tratte della sua rete con l’obiettivo di mettere la tecnologia al servizio dell’innalzamento dei livelli di sicurezza. Uno dei pilastri del piano industriale 2016-2020 è rappresentato proprio dalla trasformazione della rete core Anas in strada totalmente connessa: inizieremo con la A2 nel tratto Morano-Lamezia Terme fino alla copertura dell’intero tracciato. Il progetto – ha sottolineato Armani – sarà successivamente esteso ad altre arterie Anas considerate strategiche come il Grande Raccordo Anulare di Roma e l’A91 Autostrada Roma – Fiumicino, la A19 Palermo-Catania, la Tangenziale di Catania e gli itinerari E45-E55”.
Entro il 2020 4 auto su 5 saranno connesse e quindi abilitate a scambiare informazioni in tempo reale con i network di gestione del traffico – ha detto il Presidente Enrico Pisino nell’ambito della sessione “Smart Cars”. – Per noi costruttori (come per noi cittadini) si apre la prospettiva di una gestione del traffico controllata da sistemi attivi coordinati e intelligenti – e come FCA stiamo lavorando perché l’auto sia pronta a interagire con la nuova realtà. Il passo successivo è la self-driving car. Se ne inizia a parlare seriamente, e si iniziano a prospettare due scenari:
• l’ “auto che si guida da sé” può nascere dalla naturale evoluzione delle tecnologie esistenti – e qui siamo attivamente impegnati nella ricerca, insieme con i nostri fornitori;
• oppure può nascere da un “salto” innovativo promosso da attori non-automotive – e in questa direzione ci siamo mossi facendo un accordo con Google per la sperimentazione congiunta, il primo di questo genere nel settore auto.
Abbiamo creato un gruppo di lavoro con esperti di ogni settore che hanno individuato le traiettorie di ricerca più significative: oggi la roadmap tecnologica inter-settoriale dei veicoli connessi e autonomi rappresenta il riferimento a livello nazionale e il riferimento dell’Italia come stato membro che dialoga con gli altri attori Europei. Alcuni temi di lavoro comune possono fare davvero la differenza per il futuro delle automobili, dei treni e delle navi connesse e automatizzate. Uno per tutti è la geo-localizzazione: ovvero lavorare insieme per fornire ai colleghi della GSA, l’agenzia per la gestione dei programmi di navigazione satellitare dell’Unione europea, i requisiti necessari per il sistema satellitare Galileo. Questo rappresenta un punto fondamentale per garantire il posizionamento preciso dei veicoli del futuro, una caratteristica imprescindibile per tutti i veicoli autonomi.
L’evoluzione dei mezzi di trasporto nei prossimi 10 anni, dai ciclomotori ai camion, dai treni alle navi sarà guidata dall’obiettivo di migliorare il sistema dei trasporti in termini di Sicurezza, Impatto ambientale ed Efficienza. Nessuna novità potrà rinunciare ai tre assi della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Quindi si svilupperanno veicoli sempre più ecologici che tenderanno a essere in grado di annullare le emissioni nocive e di gas serra nell’uso (Tank To Wheel) come i veicoli elettrici o in assoluto (Well To Wheel) che sfruttano energia anche da fonti rinnovabili.
I mezzi connessi saranno in grado di scambiare in assoluta sicurezza (security) e rispetto della privacy informazioni con strade sensorizzate o con il cloud ma anche capaci di interconnettersi con la rete elettrica non solo per la ricarica delle batterie ma all’occorrenza per contribuire a stabilizzare la rete elettrica stessa. L’automobile tra 10 anni sarà decisamente più intelligente e flessibile nell’uso e contribuirà in modo adattativo ad un sistema dei trasporti pubblico/privato intermodale che limiterà l’impatto ambientale sino ad annullarlo e incrementerà la sicurezza azzerando di fatto la possibilità di incidenti. Arrivando al livello massimo di guida autonoma, il guidatore avrà la possibilità di delegare il task di guida laddove consentito dalle infrastrutture al veicolo e sarà sostituito completamente dal veicolo laddove la situazione critica in termini di sicurezza sarà garantita meglio dal veicolo che in quella circostanza opererà come un vero e proprio pilota-robot.
Le tecnologie base, gli standard e le sperimentazioni le stiamo sviluppando, – ha concluso Enrico Pisino – definendo e pianificando assieme a tutti gli attori della mobilità (produttori di auto, fornitori, gestori delle infrastrutture e dei servizi, pubbliche amministrazioni, ecc.) sia in Italia che in Europa. Tutti gli stati membri, tra cui l’Italia hanno definito e pubblicato, o lo stanno per fare nei prossimi mesi, le regole con cui consentire le suddette sperimentazioni in assoluta sicurezza. Attraverso la condivisione dei risultati e di tutte le informazioni utili le stesse amministrazioni ed i ministeri potranno più facilmente predisporre le regole e le leggi necessarie alla libera circolazione di tali veicoli domani.
In questo contesto evolutivo, i grandi investimenti in Ricerca e Sviluppo e le opportunità di nuovi business hanno determinato e determineranno accordi tra costruttori, tra costruttori e fornitori di primo e secondo livello, acquisizioni di imprese e start up.