Pubblicato il 23 Giugno 2023
A che punto è la guida autonoma in Italia? Il tema, di grande attualità, è al centro del Quaderno dedicato alle smart road elaborato da PIARC, l’Associazione Mondiale della Strada.
L’associazione è nata all’inizio del ‘900 in Francia e l’adesione dell’Italia è stata immediata: oggi raduna 140 Paesi. L’obiettivo è condividere il sapere tecnico sulle strade a beneficio della sicurezza.
“L’Italia è stata pioniera nel settore fin dal 1998 con gli studi dell’Università di Parma – ha spiegato Domenico Crocco, presidente del comitato tecnico Guida autonoma e connessa, Smart Road di PIARC -. Nel 2010 un veicolo ha raggiunto Shangai in guida autonoma completa; successivamente sono stati effettuati test regolati in città a Parma e Torino, poi su una strada statale ANAS chiusa al traffico tra Sassari e Obia. Attualmente sono in corso test disciplinati e autorizzati sulla tangenziale di Parma. Non si sono mai verificati incidenti: un conducente esperto è sempre disponibile e pronto a intervenire”.
L’impatto della guida autonoma sul tema sicurezza è centrale: in Italia perdono la vita 2800 persone l’anno, 8 persone al giorno. È la settima causa di morte nel mondo (1,3 mln anno) e la causa (o concausa) nel 94% degli incidenti è legato al conducente: distrazione, mancato rispetto delle precedenze, mancato rispetto del rosso, velocità, guida in stato alterato.
Con il veicolo autonomo tali fattori vengono eliminati, il potenziale del risparmio di vite è quindi del 94%.
In Europa la guida autonoma e connessa e il suo contributo alla sicurezza è favorita da una normativa dedicata; in Italia passi avanti sono stati fatti già nel 2018 con un decreto del MIT che consente la guida autonoma, ovviamente con vincoli legati alla prudenza e sicurezza, e la guida connessa con un’infrastruttura digitalizzata.
L’infrastruttura, dunque, è un altro tema centrale: l’esigenza principale è il dialogo con il veicolo. “ANAS – ha aggiunto Crocco – ha messo in campo progetti avanzati, sono già stati effettuati test di guida connessa sull’autostrada Roma-Fiumicino e sulla statale di accesso a Cortina. La guida connessa è un ambiente sicuro e confortevole per la guida autonoma: consente di avere informazioni utili come la presenza di problemi e ostacoli su strada. Siamo a buon punto con la smart road realizzata da ANAS, che è di alto livello e brevettata, ora è necessario che il ministero supporti queste sperimentazioni di guida autonoma per trasformare i test in una penetrazione diffusa”.