Pubblicato il 15 Maggio 2024
31 ricercatori provenienti da 16 paesi di tutto il mondo lavoreranno ad un progetto di ricerca internazionale lanciato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia-Iea.
Il progetto mira ad approfondire tutte le conoscenze e le tecnologie per poter produrre al meglio idrogeno verde. L’idrogeno, infatti, potrebbe rappresentare una scelta fondamentale per accelerare la transizione energetica, a patto che la sua produzione sia sostenibile.
A coordinare il team di ricercatori che si occuperà della parte scientifica sarà l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’Ingv si dedicherà a delimitare le conoscenze attuali sull’idrogeno naturale e definire le attività necessarie per migliorare l’interpretazione dei dati geologici, geochimici e geofisici ai fini della possibile futura esplorazione.
I procedimenti finora utilizzati per produrre idrogeno presentano risvolti che ne rendono l’utilizzo o non conveniente o ancor più inquinante delle altre fonti di energia. È infatti possibile produrre idrogeno dal gas naturale, ma il processo, sebbene sia relativamente semplice, è inquinante. La seconda strada sperimentata è la produzione di idrogeno dall’acqua e da fonti di energia rinnovabili, che risolve il problema dell’inquinamento ma ne crea un altro, perché questo idrogeno cosiddetto ‘verde’ richiede più energia per la sua produzione di quanta ne fornisca una volta utilizzato. È insomma antieconomico.
La terza strada, quella che si vuole approfondire con il progetto di ricerca, è la produzione di idrogeno naturale, detto anche “idrogeno bianco“.
L’idrogeno bianco si trova nel sottosuolo a grandi profondità e potrebbe risolvere entrambe le questioni, evitando l’emissione di anidride carbonica e fornendo una riserva potenzialmente illimitata.
Risolvere dunque i problemi legati all’esplorazione per poter sfruttare l’idrogeno bianco o “geologico” è lo scopo del progetto di ricerca il cui coordinatore sarà Giuseppe Etiope, ricercatore dell’Ingv che ha spiegato: “L’idrogeno naturale, conosciuto anche come idrogeno geologico, è oggi considerato una potenziale fonte di energia alternativa, a basso impatto ambientale e climatico e potrebbe svolgere un ruolo complementare all’idrogeno verde, ancora troppo costoso”.