Pubblicato il 12 Maggio 2021
Rafforzare l’innovazione sostenendo la cooperazione tra cluster e gli ecosistemi di start-up nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo. È questo l’obiettivo del bando nel quadro dello strumento ENI SUD.
I Paesi beneficiari del bando, dove dovrà svolgersi il progetto, sono i Paesi dell’asse Sud del programma ENI, ovvero Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.
Il bando è articolato in 2 lotti; una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto.
Il primo punta a sostenere lo sviluppo di ecosistemi di start-up nei Paesi destinatari e accrescere le capacità degli attori locali, attraverso organizzazioni di assistenza all’innovazione e Hub tecnologici, perché possano generare attività a valore aggiunto, nuove fonti di crescita economica e occupazione.
La priorità è stimolare la dimensione regionale dell’innovazione nei Paesi destinatari attraverso dialogo politico, competenze peer-to-peer, partenariati rafforzati e networking. Ma anche sostenere l’innovazione e contribuire alla maturazione di ecosistemi di start-up rafforzando la capacità istituzionale degli Hub tecnologici (incubatori, acceleratori, ecc.) e degli abilitatori all’innovazione nei paesi destinatari e migliorando la loro offerta di servizi.
Tra le attività ammissibili figurano: promozione di dialoghi (a tutti i livelli) e collegamenti tra gli stakeholder dell’innovazione al fine di sostenere un ambiente favorevole all’imprenditorialità innovativa; assistenza tecnica e capacity building volti a rafforzare gli ecosistemi delle start-up e in particolare le organizzazioni di supporto all’innovazione (incubatori, acceleratori, ecc…) e gli Hub tecnologici; analisi di programmi e iniziative di politica dell’innovazione sviluppati nella regione destinataria e identificazione degli stakeholder dell’innovazione al fine di aumentare le informazioni disponibili sugli ecosistemi dell’innovazione; sostegno al matchmaking tra investitori, società, istituti di istruzione superiore e imprenditori e il networking con i responsabili delle decisioni; sostegno alla cooperazione regionale e ai partenariati per le imprese e l’innovazione al fine di facilitare il networking e lo scambio di buone pratiche tra le strutture di supporto all’innovazione e altri soggetti interessati (come cluster, parchi tecnologici, incubatori di imprese, uffici di trasferimento tecnologico, acceleratori di startup, business angels e investitori nella fase iniziale), compreso il networking internazionale in particolare con le controparti dell’UE; programmi di sostegno mirati a promuovere giovani e donne innovatrici/imprenditrici (come coaching, tutoraggio, offerta di lavorare in incubatori di imprese e parchi scientifici della regione, collegamenti con potenziali investitori, ecc.); progettare e attuare uno schema di sovvenzione finalizzato a offrire supporto finanziario a iniziative promettenti con un forte potenziale di creazione di posti di lavoro e innovazione tecnico/sociale.
Tali iniziative possono riguardare la cooperazione tra strutture di sostegno all’innovazione/stakeholder rilevanti e gli imprenditori e quella con gruppi di imprenditori o singole imprese con un forte potenziale di innovazione. Attraverso un processo competitivo si dovranno selezionare almeno 40 entità o gruppi di imprenditori e promuoverli a livello nazionale e regionale; disporre competenze su misura per aziende/imprenditori attraverso un maggiore accesso a clienti, privati e pubblici e alla giusta combinazione di finanziamenti e prospettive di espansione transfrontaliera; sviluppo di capacità specifiche e formazione delle donne imprenditrici, sulla base di una valutazione dei bisogni rispondente alle esigenze di genere; diffusione di informazioni agli stakeholder dell’innovazione dei paesi destinatari sulle opportunità di finanziamento dell’UE, promuovendo la partecipazione a programmi quali Enterprise Europe Network, Horizon 2020, COSME e l’Iniziativa dell’UE per l’inclusione finanziaria.
Il lotto 2 punta a sostenere lo sviluppo di cluster in settori specifici e rafforzare la cooperazione tra cluster con l’Europa al fine di generare nuove fonti di crescita economica e occupazione
Tra le priorità: promuovere la cooperazione tra cluster e un approccio di rete tra le parti interessate, come individuare e sostenere collegamenti strategici e sinergie tra le imprese e tra queste e le loro istituzioni di sostegno per aiutarle ad affrontare congiuntamente le minacce e sfruttare le opportunità sui mercati locali, regionali e internazionali; facilitare lo sviluppo di cluster di micro e PMI nella regione destinataria e sfruttare le opportunità derivanti da una più stretta cooperazione e integrazione, compreso lo sviluppo di capacità per rafforzare la governance dei cluster nella loro capacità di fornire servizi di qualità alle imprese; sviluppare le reti euromediterranee di imprese e di investimento, fornendo un sostegno adeguato, servizi di messa in rete e di collegamento per le microimprese e le PMI, in una varietà di settori promettenti a livello regionale o subregionale.
Le attività ammissibili comprendono: facilitare la cooperazione internazionale fra i cluster, tra quelli della regione destinataria e dell’UE e fra i membri dei cluster (aziende, istituzioni di ricerca e sviluppo, altri attori); promuovere il coinvolgimento dei cluster della regione destinataria e dei loro membri nella European Cluster Collaboration Platform (ECCP); fornire supporto e sviluppo di capacità a cluster, reti e membri selezionati, nei settori più promettenti per ottenere migliori capacità di gestione dell’innovazione, creazione di posti di lavoro e maggiore competitività (le azioni dovrebbero concentrarsi sull’agevolazione della transizione verde e digitale dei cluster e dei loro membri e sull’aiutare i cluster a fornire competenze alla forza lavoro).
Beneficiari del bando sono ONG, operatori del settore pubblico, Autorità locali e organizzazioni (intergovernative) internazionali stabilite nell’UE, in uno dei Paesi beneficiari della sponda sud del Mediterraneo, nei Paesi beneficiari dello strumento di allargamento (IPA II) o nei paesi EFTA/SEE.
Il contributo comunitario può coprire fino al 90% delle spese ammissibili per un contributo massimo di: lotto 1 8.000.000 euro (non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 7.000.000 euro); lotto 2 7.000.000 euro (non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 6.000.000 euro).