Pubblicato il 2 Dicembre 2021
È in corso la XI Settimana della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione Italia-Cina.
I lavori sono stati aperti ieri dal ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, insieme al ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare di Cina, Wang Zhigang, collegato da Pechino. Lo ha comunicato il MUR con una nota.
“La ricerca e l’innovazione – hanno scritto in una dichiarazione congiunta i ministri – sono dinamiche fondamentali nello sviluppo di ogni nazione e Cina e Italia vantano una storia bimillenaria di scambi e la capacità di coniugare tradizione e cambiamento”.
Il programma bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica avviato 11 anni fa da Italia e Cina punta a valorizzare i sistemi nazionali di ricerca e innovazione, favorendone gli scambi accademici, scientifici e tecnologici nei settori comuni di rilevanza strategica e sociale.
“L’epidemia ha evidenziato come non mai quanto la scienza e la collaborazione tra scienziati siano vitali, non solo per il progresso delle nostre società, ma anche per la loro stessa sopravvivenza – ha dichiarato il ministro Maria Cristina Messa chiudendo la cerimonia -. La scienza ha portato e sta portando a progressi di enorme rilievo, non solo attraverso la tecnologia o la medicina ma anche grazie alla ricerca nei più diversi campi dello scibile umano. Le sfide attuali sollevano questioni scientifiche, tecnologiche e socioeconomiche multiformi e complesse, la cui soluzione richiede il contributo di discipline integrate tra di loro. Questioni come l’emergenza pandemica o l’invecchiamento della popolazione richiedono l’intrecciarsi di competenze integrate e coordinate, in una serie più ampia di innovazioni sociali, economiche e politiche sostenibili nel lungo periodo”, ha concluso il ministro.
Negli ultimi cinque anni sono stati sottoscritti 87 accordi di cooperazione che si aggiungono ai quasi 900 partenariati tra università cinesi e italiane, i quali coinvolgono non solo i principali atenei dei due Paesi, ma anche quelli minori.