Pubblicato il 16 Dicembre 2021
Quattro proposte per sostenere la transizione verso una mobilità più pulita, più green e più smart, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, accompagnando il settore dei trasporti lungo la strada per ridurre le emissioni del 90%. La Commissione europea ha presentato il nuovo piano per aumentare la connettività e spostare più passeggeri e merci sulle linee ferroviarie e sulle vie navigabili interne; sostenere l’introduzione di punti di ricarica, infrastrutture di rifornimento alternative e nuove tecnologie digitali; porre una maggiore attenzione alla mobilità urbana sostenibile; rendere più facile scegliere diverse opzioni di trasporto in un sistema di tipo multimodale.
“La transizione verde e digitale in Europa porterà grandi cambiamenti al modo in cui ci muoviamo – ha dichiarato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans –. Le proposte odierne mettono la mobilità europea sulla buona strada per un futuro sostenibile: collegamenti ferroviari europei più veloci con biglietti facili da trovare e un migliore sostegno ai diritti dei passeggeri per le città, per aumentare e migliorare il trasporto pubblico e le infrastrutture, per camminare e andare in bicicletta e fare il miglior uso possibile di soluzioni per una guida intelligente ed efficiente”.
La Ten-T è una rete europea di ferrovie, vie navigabili interne, rotte marittime e strade. Quando sarà completata, ridurrà i tempi di viaggio tra 424 grandi città e verso porti, aeroporti e terminal ferroviari. Per affrontare la questione dei collegamenti mancanti e modernizzare l’intera rete, la Commissione chiede che le principali linee ferroviarie per passeggeri Ten-T consentano ai treni di viaggiare a 160 chilometri all’ora o più velocemente entro il 2040.
Canali e fiumi dovranno garantire buone condizioni di navigazione per un numero minimo di giorni all’anno. Saranno necessari più terminal di trasbordo, una migliore capacità di movimentazione presso i terminal merci, tempi di attesa ridotti ai valichi di frontiera ferroviari, treni più lunghi per trasferire più merci su modalità di trasporto più pulite e l’opzione per i camion di essere trasportati su tutta la rete ferroviaria.
Per garantire che la pianificazione delle infrastrutture soddisfi le reali esigenze operative, è prevista anche la creazione di nove “corridoi di trasporto europei” che integrano ferrovie, strade e corsi d’acqua. Viene introdotta una nuova scadenza intermedia del 2040 per anticipare il completamento delle parti principali della rete prima della scadenza del 2050 che si applica alla rete nel suo complesso. Col nuovo termine i collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Porto e Vigo, e Budapest e Bucarest – tra gli altri – dovranno essere completati entro il 2040.
La proposta richiede inoltre a tutte le principali città lungo la rete Ten-T di sviluppare piani di mobilità urbana sostenibile per promuovere la mobilità a emissioni zero e aumentare e migliorare i trasporti pubblici e le infrastrutture per camminare e andare in bicicletta.
La seconda proposta riguarda l’aumento del traffico ferroviario a lunga percorrenza e transfrontaliero. Si tratta di un piano d’azione per aiutare l’Ue a raggiungere l’obiettivo di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e triplicarlo entro il 2050.
Sebbene il numero di persone che viaggiano in treno sia aumentato negli ultimi anni, solo il 7% dei chilometri ferroviari percorsi tra il 2001 e il 2018 ha riguardato viaggi transfrontalieri. Per incoraggiare più persone a prendere in considerazione il treno per i viaggi all’estero, il piano prevede azioni concrete per rimuovere le barriere ai viaggi transfrontalieri e su lunghe distanze:
• una proposta legislativa nel 2022 per promuovere la biglietteria multimodale di facile utilizzo;
• consentire ai passeggeri di trovare i biglietti migliori al miglior prezzo e supportarli quando si trovano di fronte a interruzioni del servizio;
• impegno a valutare un’esenzione Iva a livello dell’Ue per i biglietti ferroviari;
• abrogazione delle norme tecniche e operative nazionali ridondanti;
• un annuncio di proposte per il 2022 su orari e gestione della capacità, che rafforzeranno i servizi ferroviari transfrontalieri più rapidi e frequenti;
• linee guida per i prezzi di accesso ai binari nel 2023 che faciliteranno l’accesso degli operatori ferroviari alle infrastrutture, aumentando la concorrenza e consentendo prezzi dei biglietti più interessanti per i passeggeri.
Entro il 2030, la Commissione sosterrà il lancio di almeno 15 progetti pilota transfrontalieri per testare l’approccio del piano d’azione, prima dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti Ten-T.
La terza proposta riguarda i servizi di trasporto intelligenti per i conducenti. La Commissione chiede di aggiornare la direttiva Its del 2010, adattandola all’emergere di nuove opzioni di mobilità stradale, app per la mobilità e mobilità connessa e automatizzata. Si garantirà così che i servizi essenziali relativi alla sicurezza siano messi a disposizione dei conducenti lungo la rete Ten-T. La proposta aggiornerà la direttiva in linea con le nuove priorità su migliori servizi multimodali e digitali.
La quarta proposta della Commissione riguarda una mobilità urbana più pulita, più verde, più agile. Il nuovo quadro per la mobilità urbana andrà a vantaggio degli utenti dei trasporti e di tutte le persone che li circondano. Le città ospitano milioni di persone, la proposta odierna affronta alcune delle sfide alla mobilità derivanti da questa intensa attività economica: congestione, emissioni, rumore.
Il nuovo quadro europeo per la mobilità definisce una guida su come le città possono ridurre le emissioni e migliorare la mobilità, anche attraverso piani di mobilità urbana sostenibile. Il focus principale sarà sui trasporti pubblici, a piedi e in bicicletta. La proposta dà la priorità anche a soluzioni a emissioni zero per le flotte urbane, inclusi taxi e servizi di ride-hailing, e la costruzione e modernizzazione di hub multimodali, nonché nuove soluzioni e servizi digitali. Delinea inoltre le opzioni di finanziamento per gli enti locali e regionali per attuare queste priorità.
Nel 2022, la Commissione proporrà una raccomandazione agli Stati membri dell’Ue per lo sviluppo di piani nazionali per assistere le città nello sviluppo dei propri piani di mobilità.