Pubblicato il 18 Marzo 2021

Si è svolto questa mattina l’evento digitale “Next Generation Liguria” con l’obiettivo di valorizzare il Distretto High Tech come motore di sviluppo per il futuro del territorio.

L’evento è il punto di partenza per definire una roadmap con gli esponenti del mondo istituzionale ed accademico del territorio, delle imprese tecnologiche e della ricerca scientifica.

Il Distretto Tecnologico Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati (SIIT), tra gli organizzatori dell’evento insieme all’Università di Genova, intende potenziare il trasferimento tecnologico verso il cluster di oltre 300 Pmi e Startup Innovative del territorio in “filiera” strategica con le Grandi Imprese del distretto e in stretta connessione con il network nazionale valorizzando le eccellenze e il lavoro sul territorio ligure.
La Macro-Infrastruttura di Ricerca è costituita da un complesso di 4 Infrastrutture di ricerca su tematiche di riconosciuto interesse regionale: IR Smart Polygeneration Microgrid; IR ITS – Trasporti e Logistica; IR ICT – Sicurezza- Monitoraggio del territorio; IR Automazione-Industria 4.0.

Antonella Trombetta, segretario generale Cluster Nazionale Trasporti, in qualità di relatore all’interno del tavolo dedicato al “Network Nazionale dei Cluster”, nel corso del suo intervento ha spiegato che il contesto dei trasporti vive una fase di cambiamento in cui si muovono attori come la transizione energetica e la mobilità cooperativa connessa e automatizzata.

“Il Cluster ha capito che per competere a livello internazionale è necessario sviluppare una ‘via italiana’ per focalizzare nuovi paradigmi di mobilità e di trasporto, ragionando però come Sistema Paese all’interno dei programmi dell’Unione europea – ha sottolineato Trombetta -. Il Cluster raggruppa grandi attori nazionali, industriali e scientifici che operano nei settori gomma, ferro, acqua e intermodalità. L’obiettivo è individuare sinergie tra le diverse filiere per indirizzare in modo efficiente le risorse disponibili: tale percorso passa attraverso l’utilizzo di partenariati per l’attivazione di progetti di ricerca, il potenziamento di meccanismi di trasferimento tecnologico, l’utilizzo di investimenti pubblici e privati per favorire l’innovazione attraverso il dialogo tra ricerca e contesto produttivo”.
Trombetta ha spiegato che, in un contesto di mobilità operativa ovvero connessa e autonoma, il fondamento si trova nella transizione energetica e nella decarbonizzazione in un circuito di economia circolare, al fine di soddisfare i nuovi paradigmi di mobilità che mettono l’utente al centro. “Noi come Sistema Italia abbiamo tutte le capacità per porci come promotore e non come follower di ciò che avviene nel mondo. L’innovazione dei trasporti richiede di approcciare alla mobilità in modo diverso, con reti nazionali che valorizzino le tecnologie abilitanti per ragionare su trasversalità e complementarietà dei vari settori, ciò si estrinseca anche nelle collaborazioni con gli altri Cluster, i quali, come abbiamo appurato anche oggi, attribuiscono grande rilievo al comparto mobilità. Il Cluster mette al centro valori come interconnessione, transizione energetica, economia circolare. Il sistema produttivo non può fare a meno del concetto di fabbrica intelligente”.

“Oggi stiamo rivedendo il piano d’azione nell’ottica dell’Agenda strategica 21-23: l’idea è creare presupposti per l’implementazione delle smart specialisation strategy regionali. A supporto di questa visione il Cluster ha identificato 11 traiettorie di ricerca e 20 di innovazione per declinare le parole chiave della ricerca nei trasporti: smart grid integrated”.

Infine, Trombetta ha sintetizzato dati e obiettivi del Cluster che raggruppa 37 imprese, 8 centri ricerca, 15 poli universitari, 200mila lavoratori e 6 miliardi di euro di investimenti: “Ci attestiamo come interlocutore nazionale di settore partecipando attivamente all’elaborazione delle politiche nazionali e comunitarie di ricerca e innovazione. Il Cluster dà la possibilità di creare reti di conoscenze e competenze condividendo obiettivi comuni: siamo felici che il SIIT faccia parte della nostra rete insieme all’Università di Genova, con l’auspicio che la collaborazione con gli altri Cluster sia sempre più approfondita per una visione più globale”.

Al tavolo di lavoro hanno partecipato anche altri protagonisti del comparto cluster nazionale.

Laura Morgagni, direttore generale Cluster Nazionale Smart Communities, ha spiegato che i Cluster nascono per mettere in rete le migliori competenze già esistenti a livello locale per raggiungere una dimensione nazionale.
“Come cluster nazionale puntiamo a costruire infrastrutture resilienti che si adattino alle condizioni attraverso una maggior analisi di potenziali rischi, facendo leva sulle comunità e quindi sul fattore umano – ha spiegato Morgagni -. In materia di trasporti e logistica, entro il 2030 puntiamo a garantire una mobilità capace di integrare diverse forme di trasporto in un unico servizio che sia sostenibile, accessibile e flessibile e adeguato alla domanda di persone e mezzi nonché in grado di offrire una valida alternativa all’uso del mezzo proprio ad almeno il 30% della popolazione in Italia. A seguito della pandemia il ruolo chiave dello stato innovatore e la funzione dei Cluster avranno una veste sempre più importante, nell’ottica di una convergenza tra dimensione regionale e nazionale”.


Anche Cristina Leone, presidente del Cluster Nazionale Aerospazio ha posto l’accento sull’importanza di una strategia comune a livello nazione per valorizzare i territori.

“L’aerospazio è un’industria basata su conoscenza, ricerca e sviluppo. Il nostro piano di lavoro è stato aggiornato recentemente a causa del Covid: abbiamo il 90% degli aerei a terra. Ora è necessario ripensare una roadmap per la ripartenza e contemporaneamente sfruttare al massimo le nuove opportunità per il mondo spaziale. Lo spazio è accessibile a tante start up che lavorano nel mondo dei servizi. Nel mondo aeronautico è fondamentale l’applicazione di soluzioni digital twin, tecnologie IA, big data, realtà aumentata e virtuale, IoT. La regione Liguria sarà protagonista nei prossimi anni nel cluster aerospaziale grazie a laboratori eccezionali e infrastrutture notevoli sul territorio nonché competenze di università e centri di ricerca.

Il Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, infine, che ha programmi attivi con Europa, Usa e Cina punta ad attuare una strategia nazionale basata su ricerca e innovazione per l’applicazione di tecnologie innovative per la competitività del manifatturiero avanzato nello scenario industriale internazionale.

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