Pubblicato il 15 Giugno 2023
Si è chiusa oggi la terza edizione di Next Generation Mobility, una manifestazione di grande rilevanza nel settore, patrocinata dal Comune di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte, con la collaborazione dell’Unione Industriali di Torino.
L’evento ha offerto un’importante piattaforma per discutere e promuovere l’innovazione e la sostenibilità nella mobilità, presentando le strategie e i progetti delle istituzioni e delle aziende per un futuro più efficiente ed eco-friendly
Dopo una panoramica sull’immediato futuro dello sviluppo sostenibile del trasporto pubblico di Torino e Piemonte, anche in vista dello sviluppo del Maas (Mobility as a Service), si è svolta la IV Conferenza Nazionale su Urban Air Mobility.
Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano, ha evidenziato che le Olimpiadi del 2026 saranno un importante banco di prova per la mobilità eVTOL.
Ma prima che i nostri cieli si riempiano di “auto volanti” dovranno passare ancora anni se non decenni: secondo l’Ingegnere aerospaziale, pilota, Sergio Barlochetti arriveremo al 2025 prima che la tecnologia e la regolamentazione ci permetterà di pilotare auto volanti.
Paolo Arpellino, Head of Business Development di ITA Airways ha spiegato, infatti, che un primo step sarà costituito dall’introduzione di velivoli con pilota a emissioni zero, basso impatto acustico e vibrazioni ridotte, pensati per utilizzare gli eliporti già presenti.
La prima giornata si è conclusa con due argomenti di grande attualità. La sequenza Mobility as a Service ha affrontato il tema della micromobilità, cui si deve l’esplosione del mercato dello sharing nel periodo pandemico e post-pandemico. Più legata e questioni fondamentali, economici ed etici, è stata la sessione dedicata alla circolarità nella mobilità.
La seconda e ultima giornata di Next Generation Mobility si è aperta con la prima Conferenza Nazionale sull’Idrogeno e gli eFuel. L’evento ha richiamato esperti di settore, accademici e istituzioni per discutere dello sviluppo dell’idrogeno nei trasporti in Italia.
In particolare, il dibattito si è soffermato sull’evoluzione della filiera di produzione (anche in utilizzi extra-mobilità) e sulla creazione di una rete infrastrutturale per il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno.
Lo stato dell’arte sulle infrastrutture di rifornimento in Italia e le prospettive in applicazione dei regolamenti europei mostra la presenza di una stazione di rifornimento ogni 200 km lungo i principali corridoi europei per il trasporto terrestre, con una capacità giornaliera di almeno una tonnellata. Attualmente, in Italia, solo i nodi urbani di Bolzano e Mestre sono idonei, mentre sono necessarie ulteriori 60 stazioni entro il 2030 lungo le autostrade Ten-T.
Per favorire lo sviluppo dell’idrogeno, entro il 2025 saranno destinate circa 200 milioni di euro per il raddoppio delle Hydrogen Valley in Europa, mentre il PNRR ha stanziato 3,6 miliardi per la filiera dell’idrogeno.