Pubblicato il 22 Settembre 2022
Orientare le tecnologie spaziali ai bisogni della mobilità multi-modale (ferroviaria, auto e navi, droni) e favorire l’adozione delle nuove tecnologie spaziali. Integrazione fra reti TLC 5G-6G e Satellitari, Sistemi di Localizzazione dei veicoli ad elevata integrità ed accuratezza, utilizzo di Galileo.
Questi gli obiettivi al centro dei nuovi bandi di gara annunciati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per un valore di circa 20 milioni di euro dei quali circa 6 milioni coinvolgono la comunità dei trasporti. Le attività oggetto dei bandi si configurano per la prima volta come appalti per l’affidamento di servizi di ricerca e sviluppo. Pertanto, i progetti saranno acquistati da ASI, per l ‘importo complessivo del progetto (100%).
Il primo bando. da 2,16 milioni, è finalizzato allo Sviluppo di nuovi apparati, sottosistemi e payload di Telecomunicazioni e riguarda:
Le attività proposte dovranno avere potenzialità in termini di crescita/produttività/sostenibilità; avere potenzialità commerciali e/o di trasferimento tecnologico; collocarsi in una prospettiva volta a concretizzare e ampliare i risultati conseguiti dalle attività finora sostenute dall’ASI nel settore.
Con il bando 2, da 4,27 milioni, ASI intende realizzare progetti prototipali di servizi e applicazioni integrate nei domini di navigazione e telecomunicazioni satellitari (NAV/TLC), e anche in sinergia con l’osservazione della Terra (OT). Possibili ambiti di applicazione sono la sicurezza dei domini aereo/terrestre/marittimo/RPAS, i sistemi di guida autonoma, la gestione ottimizzata dei trasporti urbani, della logistica e delle operazioni negli hub (porti/aeroporti) e delle risorse energetiche, i sistemi Smart Mobile (es. Vehicle to Vehicle-V2V o Vehicle to Infrastructure-V2I), oltre alla protezione di flora e fauna, la salute e sanità, l’agricoltura e pasca sostenibili.
Gli elementi trasversali alle diverse tematiche, da includere nelle proposte progettuali, potranno essere:
• sviluppo applicazioni di tipo Internet of Things (IoT);
• integrazione del satellite con le reti terrestri, quali ad esempio 5G/6G;
• integrazione dei dati spaziali con altre tipologie di tecnologie/sensori terrestri;
• algoritmi di intelligenza artificiale/gestione di Big Data basati su dati spaziali, o con essi integrati;
• ogni altro elemento tecnologico che potrà conferire un carattere innovativo alle proposte progettuali per lo sviluppo di servizi ed applicazioni.
Con il bando 3, Infrastrutture per la Navigazione, da 12,8 milioni, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) punta a migliorare le prestazioni dei sistemi di navigazione e relativi servizi, incrementarne la capacità tecnologica, l’innovazione e la competitività nel settore, svilupparne la cultura spaziale e la cooperazione internazionale.
Il programma, in particolare, ha l’intento di stimolare la comunità accademica e industriale del settore, di promuovere e acquisire studi di fattibilità e realizzare prototipi di infrastrutture e sistemi di distribuzione, ricezione e processamento del servizio di posizionamento satellitare (GNSS) fortemente innovativi da cui potranno scaturire applicazioni sempre più robuste e precise per l’utente.
Il programma di Navigazione Satellitare si articola in una serie di progetti nel campo della ricerca e sviluppo relativi alle infrastrutture di navigazione, al trasporto (rail, maritime, automotive e aviation), geomatica, veicoli spaziali, sincronizzazione e ai nuovi algoritmi di processamento del dato PVT.
I temi che riguardano il settore trasporti con un approccio multi-modale sono frutto anche della interazione di ASI con il Cluster: “Un elemento caratterizzante dell’azione del Cluster – all’insegna del made in Italy – è la valorizzazione delle sinergie tecnologiche fra le diverse modalità di trasporto: auto, treno, navi. L’obiettivo è promuovere piattaforme condivise per validare le tecnologie abilitanti che ciascun settore può successivamente importare e adattare alle specifiche esigenze. In particolare per quelle tecnologie “esterne” all’ecosistema dei trasporti come il 5G, la localizzazione ‘sicura’ del veicolo e la cybesecurity che essendo comuni a tutti e tre i mezzi di trasporto CCAM potranno beneficiare da piani di ricerca armonizzati e su grande scala. In questo ambito il Cluster intende svolgere un ruolo trainante e di best practice anche a livello internazionale, in quanto è l’unica associazione che coinvolge tre tipologie di trasporto che stanno migrando verso la guida connessa ed autonoma”.
Un approccio che è frutto della consapevolezza di quanto le nuove tecnologie satellitari siano rilevanti per gli obiettivi di riduzione degli incidenti, della CO2 e dei consumi.