Pubblicato il 18 Dicembre 2020
Pirelli ottiene un posto nella Climate A list stilata da CDP (ex Carbon Disclosure Project), l’organizzazione internazionale no-profit che si occupa di raccogliere, divulgare e promuovere informazioni su questioni ambientali. Si tratta di un importante riconoscimento – sottolinea l’azienda in una nota – per l’impegno profuso nella lotta ai cambiamenti climatici.
Il rating “A”, assegnato a poche aziende tra le migliaia partecipanti, è il punteggio più alto che può essere attribuito a un’azienda e prende in considerazione l’efficacia degli sforzi messi in atto per ridurre le emissioni e i rischi climatici e per sviluppare un’economia a basse emissioni di carbonio, la completezza e la trasparenza delle informazioni fornite e l’adozione di best practice associate all’impatto ambientale.
“Il riconoscimento da parte di CDP – dichiara Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli – testimonia ancora una volta il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile nella lotta al ‘climate change’. È quanto tutti noi cerchiamo di fare quotidianamente con la nostra Ricerca per sviluppare processi e prodotti sempre più sostenibili, sicuri e performanti”.
CDP, il cui obiettivo è quello di guidare le aziende e i governi a ridurre le proprie emissioni di gas serra, salvaguardare le risorse d’acqua e proteggere le foreste, raccoglie i dati relativi agli impatti ambientali, ai rischi e alle opportunità, per una valutazione indipendente rispetto alla metodologia con cui viene calcolato il punteggio.
Nel 2020, oltre 515 investitori con oltre 106 trilioni di dollari in asset e oltre 150 grandi buyer con un potere d’acquisto di 4 trilioni di dollari hanno richiesto alle aziende di diffondere questi dati tramite la piattaforma di CDP ottenendo oltre 9.600 risposte.
A riprova dell’impegno nell’ambito della Sostenibilità, Pirelli può vantare la leadership mondiale per il settore Automobiles & Components negli indici Dow Jones World e Europe e la validazione dei target sulla riduzione delle emissioni di CO2 da parte di Science Based Targets Initiative (SBTi). Importante riconoscimento, quest’ultimo, che testimonia la strada intrapresa verso la neutralità climatica del gruppo entro il 2030, sostenuta dall’utilizzo del 100% di energia elettrica rinnovabile entro il 2025.