Pubblicato il 28 Luglio 2022
La rivoluzione delle smart roads da oggi diventa realtà e nello specifico caratterizza 26 chilometri del tratto autostradale tra Firenze Sud e Firenze Nord, in entrambe le direzioni, e altrettanti chilometri sul nodo urbano di Bologna: un totale di 52km di “strada intelligente” lungo l’Autostrada A1.
Prende forma un nuovo modo di concepire la mobilità che proietta le autostrade nel futuro, grazie all’innovazione tecnologica e l’interconnessione tra veicoli e infrastrutture realizzate attraverso la collaborazione tra Autostrade per l’Italia, la sua controllata Movyon e Volkswagen Group Italia.
“Il nostro obiettivo – spiega Lorenzo Rossi, amministratore delegato di Movyon – è quello di continuare a sviluppare e rendere disponibili su strada soluzioni in grado di connettersi in maniera interoperabile con i sistemi di bordo di qualunque car maker, così da rendere le strade italiane pronte per i sistemi di guida autonoma. Celebriamo un importante traguardo e crediamo che l’innovazione nello sviluppo e nell’integrazione di piattaforme e dispositivi per la comunicazione V2I non solo porterà miglioramenti significativi nella gestione della viabilità, ma contribuirà a disegnare una mobilità sempre più intelligente e sicura, con nuove opportunità in termini di servizi ai viaggiatori”.
Sui tratti interessati dall’innovazione, Movyon – società del Gruppo Aspi, impegnata nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture – ha realizzato il sistema di comunicazione tra veicolo e infrastruttura (V2I), che permetterà di fornire informazioni agli utenti in tempo reale relative a incidenti, code, veicoli fermi o contromano, strada sdrucciolevole, presenza di persone o ostacoli su strada, presenza di cantieri, eventi meteo.
Inoltre, in base ai prossimi sviluppi della tecnologia di bordo dei car maker, le vetture potranno essere in grado di recepire le informazioni per prendere decisioni in autonomia durante la guida, come frenare davanti ad un ostacolo, scegliere percorsi alternativi in base al traffico e agli eventi su strada, offrendo al viaggiatore anche suggerimenti su servizi disponibili lungo il tragitto (parcheggi, limitazione di accessi, rifornimenti, etc.).
Il livello di informazioni che la vettura sarà in grado di ricevere ed elaborare dipenderà dalla tecnologia prevista a bordo. I primi veicoli che comunicheranno con la nuova infrastruttura saranno quelli del Gruppo Volkswagen dotati di Car2X integrato, protagonisti con Movyon della sperimentazione che ha reso possibile questa prima attivazione.
Il progetto rientra nell’ambito del Programma Mercury, piattaforma nata in seno al Gruppo Autostrade per l’Italia per dar vita a un grande polo unitario e coordinato per l’innovazione tecnologica nel settore infrastrutturale.
Mercury ha lo scopo di accelerare il contatto tra la domanda di mobilità sostenibile e l’offerta, attraverso soluzioni innovative e coordinate per rispondere efficacemente alla grande sfida dell’ammodernamento ed efficientamento della rete.
Con l’obiettivo – parallelo all’avanzamento del grande piano di ammodernamento infrastrutturale da 21 miliardi e mezzo di euro – di diventare sempre più gestore di mobilità integrata.