Pubblicato il 27 Maggio 2021
Infrastrutture di ricarica elettrica, rinnovo delle flotte, bici e startup. Sono diversi i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che puntano alla mobilità sostenibile e che potranno contare su uno stanziamento di 8 miliardi e mezzo, per la precisione 8,58 miliardi.
Ecco la ripartizione prevista:
Agli investimenti si affianca un progetto di riforma per rendere più rapide le procedure di valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale.
Verso la realizzazione di 570 km di piste ciclabili urbane
Il primo progetto di investimento riguarda il mezzo per eccellenza della mobilità sostenibile, la bicicletta, che nel corso degli ultimi anni ha registrato una crescita di fruitori: i ciclisti sono infatti aumentati del 40% in pochi anni (dal 2013 al 2018) e l’emergenza Covid-19 ha fatto impennare ulteriormente questo numero, con un aumento del 20% rispetto al 2019. Il mezzo di trasporto che non inquina rappresenta anche una fonte di indotto economico importante, dal valore di 7,6 miliardi ogni anno.
L’intervento previsto dal Piano prevede, nello specifico, la realizzazione di circa 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche.
Trasporto collettivo vs auto privata
In Italia, l’auto privata continua a primeggiare rispetto al mezzo di trasporto collettivo. Nel 2019, su 36 milioni di persone over 18, almeno 2 su 3 hanno usato ogni giorno l’auto. L’utilizzo delle auto private sul totale dei viaggi supera il 60%, mentre l’utilizzo di sistemi pubblici di trasporto è solo del 10% circa.
L’investimento previsto dal Recovery Plan vorrebbe aumentare di un ulteriore 10% il traffico tramite trasporto pubblico. Per questo si prevede la realizzazione di 240 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km), tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km). Il focus dell’intervento sarà principalmente sulle aree metropolitane delle maggiori città italiane.
Sono tre gli interventi previsti dal progetto di investimento più corposo sotto il profilo economico tra quelli previsti nel PNRR per la mobilità sostenibile (3,64 miliardi): rinnovo della flotta autobus con mezzi a basso impatto ambientale; rinnovo flotta treni per trasporto regionale e intercity con mezzi a propulsione alternativa; rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco.
Parallelamente ai progetti di investimento, il PNRR prevede una riforma per accelerare le tempistiche di realizzazione degli interventi e per semplificare le procedure di valutazione di progetti nel trasporto pubblico locale e trasporto rapido di massa.
Elettrico: obiettivo 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada e 13.755 in centri urbani
La mobilità elettrica ad oggi è estremamente limitata e incide per lo 0,1% sul totale dei veicoli. Per raggiungere gli obiettivi europei in materia di decarbonizzazione occorre realizzare un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli elettrici al 2030, per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida pubblici.
L’intervento è finalizzato allo sviluppo di 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada e 13.755 in centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio dell’energia.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, infine, si prevedono investimenti nelle rinnovabili e nel settore storage, quest’ultimo indispensabile per una diffusione capillare della mobilità elettrica. L’intervento è finalizzato a potenziare le filiere in Italia nei settori fotovoltaico, eolico, batterie per il settore dei trasporti e per il settore elettrico con il conseguente sviluppo di nuovi posti di lavoro; investimenti in infrastrutture industriali high-tech e automazione, R&D, brevetti e innovazione; capitale umano, con nuove capacità e competenze.
Nel PNRR è inoltre previsto un investimento specifico di 250 milioni per supportare le start-up e il venture capital attivi nella transizione ecologica.