Pubblicato il 2 Settembre 2022
Velocizzare i sistemi di mobilità, abbassare i tempi di percorrenza e ridurre l’impatto ambientale del trasporto ferroviario, anche attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili.
Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa, firmato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Regione Puglia, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Ferrovie dello Stato Italiane e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio-Porto di Taranto.
Il progetto prevede di studiare e sperimentare sistemi di levitazione magnetica nel trasporto ferroviario, sia in sovrapposizione alle infrastrutture esistenti, sia realizzando nuove infrastrutture che permetterebbero trasporti di merci e persone ad altissima velocità.
“L’Italia guarda al futuro e si pone all’avanguardia nello sviluppo tecnologico applicato alla mobilità sostenibile, garantendo il massimo della sicurezza – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. L’accordo segue quello già sottoscritto con la Regione Veneto e le Concessioni Autostradali Venete (Cav) per l’avvio della sperimentazione dell’HyperTransfer su strada. Vogliamo che l’Italia sia in prima linea nello sviluppo di tecnologie d’avanguardia che aprono la strada anche a possibili sviluppi in campo industriale e positive ricadute occupazionali per il nostro Paese”.
Il progetto prevede la realizzazione di studi di fattibilità avanzati, lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica di prima fase e la realizzazione di prototipi.
“Siamo in prima fila nello studio e nello sviluppo di sistemi innovativi per migliorare la mobilità dei viaggiatori e delle merci – ha dichiarato l’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani –. In quest’ottica siamo impegnati da anni attraverso partnership con importanti aziende europee del settore che ci consentono di approfondire i nuovi sistemi di trasporto avanzati a levitazione magnetica e la loro potenziale applicabilità nei nostri territori”.
Le parti firmatarie attiveranno una procedura di “partenariato per l’innovazione” per arrivare all’individuazione di uno o più operatori economici dotati dei requisiti necessari ad attuare il progetto, mettendo a disposizione 4 milioni di euro (di cui 1,8 milioni dalla Regione Puglia, ulteriori 1,8 milioni da RFI e 400.000 euro dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio-Porto di Taranto) per coprire i costi delle diversi fasi fino alla realizzazione di prototipi e alla sperimentazione sul campo.
La Regione Puglia metterà a disposizione le sue risorse e competenze in materia di sistemi intelligenti motoristici, aeronautici e spaziali e la recente esperienza nella promozione e sostegno delle nuove tecnologie nell’ambito di manifattura del carbonio e per lo sviluppo e la produzione di componenti e sistemi di trasporto ultraveloci a guida vincolata e a basso consumo.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, impegnata a favorire lo sviluppo del porto e del territorio anche attraverso il riequilibrio del sistema dei trasporti e a sviluppare le aree retroportuali, oltre a partecipare al finanziamento del progetto fornirà gli spazi idonei alla realizzazione dell’infrastruttura e garantirà l’assenza di interferenze operative nell’esecuzione dei test.