Pubblicato il 24 Ottobre 2023
Risparmiare tempo, ridurre le emissioni e le congestioni e semplificare la pianificazione dei viaggi.
Gli ITS hanno un ruolo primario nelle strategie che puntano a rivoluzionare il mondo dei trasporti.
E al fine di accelerare la transizione digitale e una mobilità più intelligente nell’UE, il Consiglio ha adottato un nuovo quadro per la diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) tramite la revisione della direttiva del 2010.
La direttiva dovrebbe tenere conto degli sviluppi tecnologici, come la mobilità connessa e automatizzata, le applicazioni di mobilità on demand e l’offerta di trasporto multimodale.
Punta inoltre ad accelerare la disponibilità e migliorare l’interoperabilità dei dati digitali che alimentano servizi quali i pianificatori di viaggio multimodali e i servizi di navigazione. Ciò consentirà ai veicoli e alle infrastrutture stradali di comunicare tra loro, ad esempio per segnalare eventi imprevisti, come un ingorgo stradale.
La nuova direttiva riveduta costituisce pertanto un passo importante verso la realizzazione dello spazio comune europeo di dati sulla mobilità.
La strategia estende l’ambito di applicazione della precedente direttiva ai servizi emergenti, come i servizi di informazione sulla mobilità multimodale, di prenotazione e biglietteria (ad esempio, le app per cercare e prenotare viaggi che combinano trasporti pubblici, auto condivise o biciclette a noleggio), la comunicazione tra veicoli e infrastrutture e la mobilità automatizzata.
Fissa inoltre obiettivi per la digitalizzazione di informazioni cruciali, come quelle relative ai limiti di velocità, ai lavori stradali e ai nodi di accesso multimodale, nonché alla fornitura di servizi essenziali, come le informazioni sulla sicurezza stradale. I vantaggi per gli utenti dei trasporti si concretizzeranno in una più ampia copertura di informazioni in tempo reale e in sistemi di adattamento intelligente della velocità più precisi.
Il programma di attuazione copre almeno i prossimi cinque anni e definisce una precisa estensione geografica della rete stradale per la quale devono essere disponibili dati come le condizioni di accesso a gallerie e ponti, limiti di velocità, piani sul traffico, restrizioni di accesso permanenti, chiusura di strade, lavori stradali, misure provvisorie di gestione del traffico — e servizi essenziali — quali i servizi di informazione sulla viabilità connessi alla sicurezza stradale — che devono essere messi a disposizione in tutta l’Unione.
Gli Stati membri dovranno conformarsi alle disposizioni della nuova direttiva entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore prevista per le prossime settimane.