Pubblicato il 27 Dicembre 2016
58 PMI da 16 paesi sono state selezionate per i finanziamenti nell’ultimo round dello SME Instrument Phase 2, lo strumento di finanziamento di Horizon 2020 per le PMI del Programma Horizon 2020. Ciascun progetto riceverà fino a 2,5 milioni (5 per gli health projects) per finanziare le attività di innovazione. L’ammontare totale che sarà distribuito tra le PMI che lavorano sui 51 progetti selezionati è di 80 milioni di euro.
Le PMI italiane selezionate per i finanziamenti, al secondo posto dopo quelle spagnole (13 aziende), sono 7; seguite da 5 aziende tedesche e finlandesi. La maggior parte dei progetti ricadono nell’ambito dei trasporti con 7 progetti seguiti da sei progetti nel campo ICT (informazione e comunicazione).
La Commissione Europea ha ricevuto 1378 proposte entro la cut-off date del 13/10/2016, la quarta ed ultima per la Fase 2 del 2016. Dal lancio del Programma Horizon 2020, il 1° gennaio 2014, 587 PMI sono state selezionate per i finanziamenti nell’ambito della Fase 2. Il finanziamento in questa fase dello strumento, permette alle aziende di investire in attività di innovazione, come dimostrazione, testing, piloting, scaling up e miniaturizzazione, oltre allo sviluppo di un business plan maturo per il proprio prodotto.
Secondo una rilevazione del Rapporto Aster, società per l’innovazione, la ricerca industriale, negli ultimi 3 anni le piccole e medie imprese di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte si sono aggiudicate il 70% degli 82 milioni di euro erogati all’Italia per ricerca e innovazione attraverso lo SME Instrument.
“In Italia – spiega Paolo Bonaretti, direttore generale di ASTER – abbiamo imprese in grado di fare buoni progetti innovativi e ottenere i finanziamenti per portarli avanti. Un dato sicuramente positivo sono le buone performance delle start up innovative, che rappresentano il 21% delle PMI beneficiarie dello SME Instrument, segno che il fenomeno start up è rappresentato da imprese con concrete capacità progettuali e in grado di affrontare le sfida del mercato e la competitività europea. Aster, attraverso lo sportello APRE, è in prima linea nell’offrire alle aziende del territorio servizi di orientamento e accompagnamento per accedere ai finanziamenti europei”.
A livello nazionale i temi di ricerca su cui le imprese partecipano di più sono trasporti (67), nanotecnologie (60) ed efficienza energetica (58). A livello regionale, le partecipazioni delle imprese della Lombardia riguardano il tema trasporti (28), nanotecnologie (24) ed eco-innovazione (17), un settore che è al centro anche di 14 partecipazioni in Emilia-Romagna. In questa regione sono numerosi anche gli interventi in nanotecnologie (21) e efficienza energetica. Le PMI laziali concentrano le loro partecipazioni sul tema trasporti ed efficienza energetica (9 per entrambi). In Veneto le imprese puntano sull’agroalimentare (5 partecipazioni) mentre in Toscana su efficienza energetica (5).
“Horizon – spiega Alberto Di Minin, delegato nazionale del MIUR-Comitato di programma PMI e Accesso alla finanza – si sta dimostrando un formidabile laboratorio di innovazione per le PMI. Le aziende italiane stanno contribuendo con generosità progettuale e stanno portando a casa contributi e riconoscimenti importanti. Nostro ruolo è quello di continuare a monitorare il lavoro della Commissione e suggerire la strada migliore da seguire, anche nei lavori di sviluppo dei prossimi programmi.”
Nel triennio considerato i fondi complessivamente erogati dall’Europa per le piccole e medie imprese, sono stati circa 800 milioni di euro, di cui il circa il 10% in Italia. La Spagna primeggia sia per numero di progetti approvati (432) sia per numero di beneficiari (451). Al secondo posto l’Italia che con 326 progetti (e 378 beneficiari) supera l’Inghilterra (282 progetti, 298 beneficiari) e la Germania (157-171). Nella classifica, i primi 6 paesi europei (Spagna, Italia, UK, Germania, Francia e Olanda) si spartiscono il 67% dei fondi totali. Sono italiane il 16% delle 2.369 PMI europee beneficiarie dei finanziamenti dello SME Instrument. Secondo l’analisi fatta da Aster, il 77% delle imprese beneficiarie in Europa ha ricevuto finanziamenti in Fase 1. A dividersi il piatto più ricco (Fase 2) dei finanziamenti sono stati 529 beneficiari, nel 19% dei casi imprese spagnole. Il 12% delle imprese che hanno ricevuto i finanziamenti della fase 2 dello SME instrument è inglese, l’11% italiano e solo il 7% tedesco.