Pubblicato il 12 Ottobre 2022
Ripensare le reti di trasporto dalla gomma alla ferrovia alla luce dei problemi di viabilità autostradale, della necessità di decarbonizzare i trasporti, di applicare i nuovi modelli di supply chain inseriti in un network internazionale a servizio delle eccellenze produttive abruzzesi per aumentarne la competitività nel segno della transizione ecologica.
Va in questa direzione l’accordo commerciale siglato presso l’Interporto di Manoppello da Sangritana e Honda Industriale Italia per il trasporto dei componenti provenienti dall’estremo Oriente attraverso il porto di Trieste e destinati allo stabilimento in Val di Sangro.
L’accordo, insieme a quello già esistente per il comparto automotive di Atessa con la Polonia e, recentemente, con la Walter Tosto, segna di fatto una svolta nel sistema dei trasporti regionali in cui Sangritana svolge un ruolo strategico per i collegamenti con Asia e Nord Europa lungo la dorsale adriatica.
La firma dell’accordo è stata l’occasione per riflettere su trasporti ed ecosistema industriale regionale in un confronto tra rappresentanti di aziende e istituzioni.
Del resto il settore della logistica è fondamentale per garantire adeguato supporto alla filiera Automotive in Abruzzo e favorirne un ulteriore sviluppo. Come spiegato da Raffaele Trivilino, direttore del Polo Innovazione Automotive, l’Abruzzo è una regione con un tasso di industrializzazione superiore alla media nazionale, pari al 27%. Con 23.000 addetti, di cui 20mila in provincia di Chieti, 7,5 miliardi di fatturato.
Quella del Polo Innovazione Automotive Abruzzo è una storia lunga quasi 15 anni, che parte dalla costituzione nel 2008 e attraverso vari Piani regionali e progetti che ne aiutano la crescita e l’evoluzione, arriva oggi a comprendere circa 50 tra sub-fornitori, fornitori di parti e componenti, fornitori di primo livello, OEMs e aziende di trasformazione.
La filiera Automotive in Abruzzo si declina principalmente nello stabilimento Sevel, nello stabilimento Honda e altre imprese globalizzate – grandi e medio piccole – che comprendono, oltre all’industria dell’auto, la subfornitura, la componentistica, l’engineering.
Nello stabilimento Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri) in Val di Sangro vengono prodotti oltre 270mila veicoli l’anno, il 12% della produzione europea. Una realtà dove sono previsti nuovi investimenti sul prodotto per cui sarà importante localizzare nell’area nuove imprese della filiera con particolare attenzione alla trasformazione dei veicoli.
In Abruzzo è presente l’unico stabilimento europeo di Honda per il comparto due ruote, che sta attraversando una fase di ripresa del mercato e per il quale si prevede di recuperare un buon livello di produzione.
Per funzionare al meglio e poter continuare a crescere l’Automotive abruzzese deve poter contare su un sistema logistico efficiente e capillare. L’Osservatorio Automotive ha condotto un’indagine per capire quanto vale il sistema della logistica dell’Automotive in Abruzzo.
Sul fronte dei flussi in entrata, prendendo in esame container, camion e treni, il sistema movimenta 240 unità intermodali e oltre 2mila camion a settimana. Le merci provengono prevalentemente da Cina, Paesi asiatici e Germania e arrivano in particolare nei porti di Ancona, Napoli, Trieste e Salerno. Le merci provenienti dal resto d’Italia invece arrivano per il 90% dal Nord e per il 10% dal Centro Sud.
Sul versante dei flussi in uscita, il sistema movimenta 240 unità intermodali e 1.000 camion a settimana; i Paesi di destinazione e i porti in cui vengono gestite le merci sono gli stessi della catena logistica delle merci in entrata. E lo stesso vale per le percentuali di destinazione delle merci nel resto d’Italia: il 10% è rivolto al Centro Sud, il 90% al Nord.
Complessivamente ogni settimana i flussi in entrata/uscita gestiscono 6.550 veicoli commerciali leggeri. In entrata si registrano 2000 camion; in uscita 1000 camion per un totale di 3.150 veicoli.
In entrata si registrano poi 5 treni, in uscita 50 treni per un totale di 3.400 veicoli. I porti di riferimento sono Vasto, Ortona e Salerno.
I flussi di trasporto di veicoli a due ruote registrano 2.500 moto a settimana in alta stagione, 1.500 moto a settimana in bassa stagione, dirette principalmente verso l’Italia del Nord o verso Tailandia e Vietnam e in questo caso il porto di riferimento è quello di Napoli.
Cruciale per la logistica dell’Automotive in Abruzzo può rivelarsi la Zona Economica Speciale (ZES) all’interno della quale rivestono una grande importanza strategica l’Interporto di Manoppello, il Porto di Ortona, il Porto di Vasto e Fossacesia- Saletti-Castel di Sangro.
Per Fossacesia-Saletti sono previsti due interventi: uno finanziato con PNRR e uno da finanziare con altri fondi e riguardano: il collo d’oca, l’aumento dei binari a Saletti e Fossacesia per incrementare il traffico.
A questo proposito il sistema Automotive considera prioritaria la realizzazione dei binari a poi del collo d’oca. Certamente – ha sottolineato Trivilino – è indispensabile fare in fretta e soprattutto ha rivolto un appello per risolvere l’incertezza normativa riguardante il credito di imposta. L’attuale normativa prevede incentivi fino al 31 dicembre 2022. E dopo?